La banca chiantigiana prosegue il suo piano di sviluppo nell’aera tirrenica.
Ponte a Egola è uno degli epicentri della produzione di cuoio in Italia. Un mondo a cui ChiantiBanca guarda con molta attenzione, per questo ha partecipato alla serata di gala del Consorzio dei conciatori della frazione di San Miniato (Pisa). La manifestazione si tiene ogni anno e rappresenta il momento in cui circa 300 persone (rappresentanti del mondo produttivo, associativo, del mondo del credito; istituzioni a livello locale, regionale e nazionale) si ritrovano attorno a quello che rappresenta uno dei distretti produttivi più importanti per tutta la Toscana.
Così è stato anche ieri: la “conviviale”, nel giardino del Consorzio Conciatori, ha visto come sempre una grande partecipazione.
ChiantiBanca ha partecipato con grande piacere, nel segno di una presenza ormai consolidata nella vita del distretto del cuoio, ma anche come ulteriore segnale di un progetto di “sbarco” nell’area tirrenica ormai in piena evoluzione.
All’apertura della filiale di San Miniato (venerdì 16 ottobre dello scorso anno) faranno infatti seguito, nei prossimi mesi, quelle su Pisa città, San Giuliano Terme, Livorno città.
Una serie di aperture che si inserisce nel progetto di banca regionale che ChiantiBanca ha predisposto per diventare un punto di riferimento per imprese e famiglie dalla nostra regione.
Per ChiantiBanca, alla serata dei conciatori erano presenti il vicedirettore generale Mauro Focardi Olmi, il capo area Roberto Lunardi, il direttore della filiale di San Miniato Paolo Masi insieme al collega Giuseppe Cagnina.
Grande cordialità e comunanza di vedute con il presidente del Consorzio Michele Matteoli per quello che è un rapporto, conciatori-ChiantiBanca, sul quale l’istituto di credito sta impiegando le migliori professionalità, risorse ed energie.