Saranno ben tre gli stalloni che copriranno questa lunga stagione di monta a Siena alla struttura Equine Breeder.
Sono stati presentati sabato mattina, in tutto il loro splendore, alla presenza di moltissimi addetti ai lavori: fantini, barbareschi, allenatori e proprietari di cavalli da Palio e non solo, i barberi che da metà febbraio a fine luglio saranno disponibili per le monte alla stazione di monta Casafrassi gestita da Equine Breeder
Ci saranno dunque Lamdor, Ite Bellu e Lord De Bonorva.
Lamdor,nella sua lunga carriera agonistica ha vinto 31 mila Euro, con cinque vittorie e nove piazzamenti, senza mai riportare infortuni, quindi ottimo per creare puledri sani. E’ stato scelto dallo staff della Equine Breeder prima di tutto per le sue caratteristiche agonistiche e poi anche per una scelta di cuore.
Figlio di Solitario, stallone della scuderia Pinna in Sardegna, porta una grande genealogia e allo stesso tempo forza robustezza, e longevità. E’ fratello di Ivanov e Miguel, cavalli conosciuti al Palio di Siena ed iscritti al Protocollo anche nel 2011. Il fatto poi, che provenga dall’allevamento di Pinna, è inoltre un ulteriore garanzia: Antonio Efisio Pinna, è uno dei numero uno degli allenatori Italiani di mezzosangue e di Arabi. Era il 1973 quando a Oristano nacque Udeinza una femmina a Fondo arabo nella cui genealogia troviamo Rigogolo e Denouste, Efisio si innamorò di questa cavalla ma il padre decise di venderla. Fu comprata da Beppe Camedda che al tempo acquistava molti cavalli in Sardegna per rivenderli ai senesi appassionati di Palio e di corse. “Udienza ha Passato molti proprietari – racconta Pinna perchè quella cavalla gli aveva rapito il cuore – ho cercato in ogni modo di ricomprarla e non ci sono riuscito neanche quando aveva venti anni. Sono però riuscito a ricomprare uno dei suoi figli”.
Ite Bellu – che in sardo significa fatti furbo– è uno stalloncino dalle forme disegnate, compatto, veloce e scattante ma da carattere equilibrato. Alto un metro e sessanta potrebbe essere interessante proprio per la riproduzione dei cavalli da Palio, viste le misure richieste dal Protocollo. Nato a Laerru nel 2003 da Balent e Atindheries. Il padre è dunque un figlio di Digos diretto di- scendente di Medar grande razzatore dell’anglo arabo sardo e di Quassia da Neorion. Nel 2000 ha vinto ben sei corse, una dietro l’altra, tagliando sempre per primo il palo. In carriera ha un totale di sedici corse con piazzamenti per un totale di oltre 47 mila Euro. La madre è invece figlia di Oscar Dey, ottimo padre di fattrici. Ite Bellu ha dimostrato ottime qualità in pista. “Ha vinto sempre facile di 3-4 lunghezze anche battendo i Fondo Inglese – spiega il suo allevatore Canu – ho pensato di tenerlo e metterlo in razza perchè ha una genealogia importante e perchè ha una morfologia che credo sia la più adatta per quel- lo che viene richiesto a Siena per il Palio. E anche il carattere non è da sottovalutare, è freddo e deciso. Mi è sempre piaciuto per questo ho deciso di tenerlo”. Salvatore Canu sui cavalli la sa lunga perchè da quando era un ragazzo ha sempre allevato e portato cavalli in pista, una passione che gli ha permesso di centrare molte volte l’obiettivo con cavalli che nel tempo si sono rilevati grandi razzatori oltre che campioni: Fatti Furbo, Sonniende, Nessi Tue, sono frutto dei suoi incroci.
Ite Bellu è un cavallo che ha corso poco per i gravi infortuni, di sfortuna, che ha avuto nella sua carriera agonistica, ma non per questo ha perso la voglia di correre. Infatti ha vinto al suo debutto con molta facilità e dopo un infortunio è tornato a correre e vincere sempre in maniera facile e contro i Fondo Inglese.
Quest’anno torna poi anche Lord de Bonorva che lo scorso anno ha fatto la sua prima stagione di monta con sei fattrici. Proprio la scorsa settimana è nata la prima puledrina all’allevamento Da Clodia Narduzzi nel Lazio.
Ite Bellu ha già fatto due stagioni di monta in Sardegna mentre Lamdor è alla sua prima stagione.
Una stagione di monta importante con tre cavalli portatori linee di sangue ottime e antiche di anglo arabo sardo.
Al termine della presentazione, anche quest’anno è stato deidacto ampio spazio al convegno dedicato alle corse ed ai cavalli. Relatore di quest’anno, Giulio Predieri, veterinario dell Acme che ha illustrato le varie differenze di screening che vengono utilizzati per fare i controlli antidoping nei cavalli, sottolineando che, anche i cavalli vanno curati, sono degli atleti che possono ad esempio dover ricevere delle cure per un trauma. La tolleranza zero che esiste nelle corse questo non lo permette perchè – anche per una banale pomata – il cavallo risulta positivo al test antidoping. I test come l’Elisa, possono si fare uno screening iniziale, ma è necessario poi eseguire ulteriori test per stabilrie quale medicina è stata somministrata ad un cavallo che risulta non negativo e soprattutto a quali dosaggi.