“L’approvazione del regolamento delle Consulte territoriali rappresenta un importante e ulteriore passo avanti sulla strada della partecipazione dei cittadini alle scelte di governo. Un risultato che dimostra, nei fatti, l’impegno del Comune di Siena di rispettare la volontà dei senesi, introducendo nuovi strumenti di democrazia partecipativa e facilitandone l’utilizzo attraverso l’istituzione di un regolamento preciso e puntale, che definisce i tempi e i modi per incentivare la nascita di nuovi luoghi d’ascolto e di proposta”. Con queste parole Massimo Bianchi, capogruppo del Partito democratico in consiglio comunale e Giulio Carli, segretario del Pd di Siena, commentano l’approvazione, da parte del Consiglio comunale di Siena, del regolamento delle Consulte territoriali, che prendono il testimone delle ex Circoscrizioni.
“Si tratta – continua Bianchi – di un luogo di informazione e di ascolto, a cui siamo arrivati dopo una discussione aperta. Il compatto consenso della maggioranza ha portato, infatti, al raggiungimento di un traguardo importante, che consente all’amministrazione comunale di essere operativa su una delle linee strategiche contenute nel programma, riuscendo così a potenziare le forme d’interazione con i cittadini, senza gravare sulle casse comunali, e con evidenti miglioramenti sulla qualità e sul grado di funzionalità dei servizi che potranno essere maggiormente modellati sulle esigenze della cittadinanza ”.
“L’obiettivo che è stato raggiunto martedì – aggiunge Carli – è frutto di un percorso che il Partito democratico di Siena ha seguito fin dall’inizio, attraverso l’iniziativa dei Forum, fino alla definizione del codice della ‘buona politica e della partecipazione’. Un dialogo positivo e aperto con la cittadinanza che ha consentito e consentirà di mettere a fuoco le priorità e i pareri da includere all’interno del processo decisionale di governo della città. Strumenti come le Consulte, infatti, irrobustiscono la democrazia, perché da una parte sono una reale opportunità per avvicinarsi ai bisogni dei cittadini, e dall’altra rappresentano una valida chance per la città, che in questo modo si arricchisce di nuovi spazi di discussione e confronto”.