Una gaffe dovuta all’ignoranza oppure una scelta dettata dalla sceneggiatura? Non lo sapremo, almeno nel breve periodo, ma Six Underground, thriller d’azione di Michael Bay, ha portato Siena su Netflix senza però mai nominarla.
I primi adrenalici minuti del film sono diventati un caso e sui social sta montando la polemica dei cittadini per una scena decisamente discutibile. Per chi ancora non avesse visto il lungometraggio consiglio di fermarsi qui, visto il grosso spoiler presente nell’articolo.
Nelle prime immagini si vede un’Alfa Romeo verde sfrecciare in via Fontebranda, in Salicotto, in piazza del Mercato e in piazza del Campo. La banda a bordo dell’auto sta scappando da gruppi di mafiosi ma anche dalla polizia. L’inseguimento però nei fotogrammi successivi si sposta a ponte Vecchio e nella Galleria degli Uffizi.
Tutto sta accadendo, secondo il film, a Firenze, le immagini della nostra città sono state mixate insieme a quelle del capoluogo della Regione in fase di post-produzione. Le immagini girate a Siena (il set fu ospitato nel settembre 2018) non riprendono però luoghi ‘generici’ della città ma le opere architettoniche più caratteristiche: si vedono chiaramente il palazzo pubblico, la cappella di piazza del Campo e la chiesa di Santa Maria in Provenzano.
Il film però non si ferma qui. Protagonista dell’errore più grossolano è il giovane attore Ben Hardy che interpreta “L’acrobata” , uno dei membri della banda: si ferma un secondo a riflettere, stanco dopo il parkour nella cupola del Brunelleschi della cattedrale di Firenze e si chiede: “Quante cazzo di strade ci sono a Firenze?”. La domanda sarebbe legittima se però fosse stata fatta davvero nella giusta città: Ben Hardy si trova nei tetti di palazzi di Siena e sullo sfondo si intravede la facciata del nostro Duomo…
Marco Crimi