Massimiliano Dindalini è il nuovo presidente di Tiemme

Massimiliano Dindalini è il nuovo Presidente di Tiemme Spa. La nomina è stata decisa dall’Assemblea dei Soci che si è riunita oggi, giovedì 19 luglio, ad Arezzo approvando anche il bilancio relativo all’esercizio 2011.

Dindalini, 38 anni presidente di Lfi Spa da giugno 2011, è stato Sindaco di Civitella della Chiana per due mandati elettorali e consigliere provinciale della Provincia di Arezzo per 10 anni.

Nella seduta di oggi l’Assemblea ha approvato anche il bilancio 2011, relativo al primo esercizio completo dalla nascita di Tiemme, che risale al luglio 2010 dal conferimento dei rami aziendali di Train Spa di Siena, Rama di Grosseto, Lfi di Arezzo e Atm di Piombino.

Tiemme conta complessivamente 1.100 dipendenti con una flotta composta da 750 mezzi che percorrono circa 34 milioni di chilometri annui, trasportando 35 milioni di utenti all’anno.

Bilancio d’esercizio

Il bilancio registra un risultato ante imposte pari a 916.888 euro che, dopo congrui e prudenziali accantonamenti di 474.251 euro e al pagamento di 1.147.174 euro di imposte, fa registrare una leggera perdita, pari a 230.286 euro. In due anni Tiemme ha effettuato investimenti per 5 milioni di euro ricorrendo all’autofinanziamento per portare avanti il percorso di rinnovamento della flotta autobus, attraverso l’inserimento di 54 bus. L’azienda sta inoltre proseguendo gli investimenti nella tecnologia di bordo a favore dell’utenza.

Il risultato di bilancio è nettamente migliore rispetto alle previsioni che avevamo stilato al momento della costituzione di Tiemme, – osserva il Presidente uscente, Marco Simiani – soprattutto se si tengono in considerazione i tagli alle risorse e ai servizi, subiti anche nel nostro bacino di competenza, e della crescente dinamica dei costi di riferimento del settore (gasolio, assicurazione, ecc.), quali voci che hanno un peso rilevante nella struttura dei costi. Quello che emerge dai dati del 2011 è un passo fondamentale di avvicinamento al pareggio di bilancio che auspichiamo di anticipare, rispetto alle previsione del Piano Industriale che lo fissavano per il quarto anno di esercizio. Questi elementi testimoniano, ancora una volta, la lungimiranza della nostra scelta di dare vita a Tiemme Spa che, nel panorama delle aziende di Tpl della Toscana, presenta uno dei migliori bilanci. Al mio successore nell’incarico di Presidente formulo i miei migliori auguri di buon lavoro”.

L’Assemblea dei Soci, nel rispetto dei patti parasociali definiti alla costituzione di Tiemme, ha infatti proceduto alla nomina del nuovo Presidente di Tiemme: Massimiliano Dindalini. Rimangono a far parte del Cda, composto da 4 membri, anche Carlo Torlai, in qualità di Vice Presidente, Marco Simiani e Massimo Roncucci.

Massimiliano Dindalini nuovo Presidente

Sono onorato di assumere un prestigioso incarico in una fase molto complessa per il settore del Tpl. – commenta il nuovo Presidente di Tiemme, Massimiliano Dindalini – Attraverso il lavoro collegiale che caratterizza da sempre la nostra azienda, ci apprestiamo ad affrontare la delicata sfida della gara unica per l’affidamento della gestione dei servizi di Tpl a livello regionale. Nei prossimi mesi lavoreremo nella direzione di trovare un’intesa con il sistema toscano delle imprese, nell’ottica di ulteriori processi di aggregazione per consolidare un soggetto gestore più forte e che abbia le caratteristiche per competere nel nuovo scenario regionale, anche con grossi gruppi. Le positive esperienze maturate in questi primi anni di nascita di Tiemme, ci danno la consapevolezza e la convinzione di avere le carte in regola per affrontare il difficile contesto attuale, caratterizzato dal ridimensionamento delle risorse a disposizione e dalla riduzione dei servizi”

E’ indispensabile, per quanto ci riguarda, continuare sulla strada di un ulteriore miglioramento produttivo, in modo da avere i requisiti per partecipare alla gara e soprattutto per garantire una rete di servizi che soddisfi i diritti di mobilità dell’utenza. Anche il difficile confronto sindacale deve essere improntato – fatti salvi i diritti fondamentali dei lavoratori – ad un miglioramento della produttività e dell’efficienza aziendale, in cambio del riconoscimento di un miglior livello salariale. Altrettanto confido che la Regione e gli Enti locali facciano la loro parte, per consentire alle imprese di poter competere e quindi mantenere livelli di servizio qualitativi e quantitativi adeguati”.

Le notizie in arrivo in questi giorni dal Governo in merito alla spending reviw – aggiunge Dindalini – prevedono ulteriori e forti tagli alle Regioni che si riverseranno inevitabilmente sul Tpl, rendendo sempre più difficile soddisfare crescenti esigenze di mobilità, specie in un momento di crisi come quello attuale e già caratterizzato da costi elevati dei carburanti. Se ciò dovesse essere confermato, non si tratterebbe “solo” di razionalizzazione e di efficientamento bensì, verrebbe messa a repentaglio la possibilità di assicurare il servizio di mobilità per i cittadini”.

Con la Regione e gli Enti locali, che già con i passati Governi hanno subito tagli ingenti – conclude Dindalini – siamo riusciti ad evitare lo stravolgimento del sistema solo facendo tutti insieme veri e propri “salti mortali”. Per questo anche noi chiediamo al Governo di ripensare i tagli previsti al settore. Pur pienamente consapevoli delle difficoltà, ce la metteremo tutta per scongiurare lo smantellamento del sistema della mobilità, puntando sulla nostra esperienza di soggetto molto importante nel panorama dei servizi di trasporto”.