Intervista – Viaggio nelle scuderie: i cavalli di Maurizio Pacchi

Mancano cinque mesi al primo Palio del 2013 ed il lavoro nelle scuderie si fa intenso. Tanti i nuovi cavalli arrivati dalla Sardegna, tanti nomi nuovi che dovranno affrontare le previsite per l’ammissione all’albo, previste forze per il mese di marzo.

Due i cavalli nuovi in scuderia di Maurizio Pacchi, Pepita Saura e Que Masca, due giovani soggetti sardi di cinque e quattro anni pronti ad essere iscritti all’albo.

E’ instancabile Maurizio con una passione per i cavalli che trasmette ai tanti giovani ragazzi che hanno scelto la sua scuderia per “farsi le ossa”. Pepita Saura è proprio di un gruppo di giovanissimi contradaioli della Selva che hanno scelto la scuderia Pacchi per la cavalla. 

Maurizio, due i cavalli da Palio in scuderia. Come va la preparazione?

“Bene, molto bene. Adesso tutto sta nel vedere se passano le previsite. Se non le passano resto senza cavalli da portare come lo scorso anno. Io son però fiducioso in questi due soggetti. Spero che la cavalla di quattro anni passi al contributo così potrà fare esperienza in provincia e magari la notte. La cinque anni anche spero di vederla galoppare a Mociano e Monticiano e poi…perchè no? Alla Tratta”.

Pepita è di un gruppo di ragazzi della Selva che ogni giorno vengono a darti una mano. Si è creata una bella squadra?

“Sì, è il bello di questo mestiere. Io do una mano a questi ragazzi e ci divertiamo insieme i pomeriggi e le sere”.

Tanta passione e amore per la Festa senese dunque?

“Certamente. Noi lo facciamo davvero solo ed esclusivamente per puro divertimento e passione. Per stare insieme e fare merenda e cena qui tutti insieme. Non bisogna avere o allenare i cavalli da Palio solo perché c’è il contributo. Venti anni fa il contributo non esisteva eppure i cavalli c’erano lo stesso e la gente si divertiva tanto ugualmente, anzi forse di più. Per me il contributo potrebbero anche toglierlo del tutto. Se veramente una persona ha passione per il Palio e per i cavalli continua a tenerli”.

A proposito di contributo, i soldi sono molto di meno. Ancora non avete ricevuto le lettere per l’iscrizione al protocollo e nulla si sa al riguardo delle corse in provincia. Credi che qualcosa possa saltare?

“No, non credo che verranno a mancare le corse in provincia. A mio avviso verso la metà di marzo ci saranno le previsite per l’iscrizione al protocollo e magari verso i primi di aprile si correrà a Mociano. Poi da aprile a giugno c’è tutto il tempo per fare le corse”.

Appuntamenti irrinunciabili?

“Si, a differenza dei soldi del contributo, le corse sono un appuntamento importante per i cavalli nuovi. Sono piste adatte per fargli fare pratica. Per i soggetti più esperti sono comunque un buon momento per fargli riprendere il ritmo della corsa”.

Per i fantini?

“Anche. Sopratutto per i giovani. Se non si facessero le corse avrebbero molte meno occasioni per mettersi in mostra. A Siena comunque i capitani e gli addetti ai lavori alla fine sanno bene chi sa montare a cavallo e chi no”.

Vengono ad allenarsi da te alcuni fantini?

“Gli scorsi anni si, in molti. Quest’anno non voglio nessuno. Io per mestiere monto a cavallo quindi posso anche fare da solo”.

Come si svolge da ora a giugno l’allenamento dei cavalli da Palio?

“Inizia adesso il lavoro più intenso. Molto passo, trotto e corse nelle piste circolari”.

La tua giornata come si svolge?

“Mi sveglio la mattina prestissimo. Vengo qui in scuderia a governare i cavalli e poi scappo a lavoro. A pranzo torno in scuderia con i ragazzi che mi danno una mano, sistemiamo i cavalli, le scuderie e poi inizio l’allenamento con i cavalli in vista delle corse”.

La crisi economica ha rallentato un pò gli acquisti di nuovi soggetti?

“La crisi si è vista in questo ambito come in tutti i campi ma il senese a cui davvero interessa avere cavalli da Palio ha trovato comunque qualcosa di nuovo ed interessante anche quest’anno”.

In scuderia da te sono previsti nuovi arrivi?

“Vediamo, ancora non sono certo ma qualcosa di nuovo potrebbe arrivare”.

Pian delle Fornaci ancora resta chiusa. Un problema?

“Bhe sì perchè è un’ottima pista per lavorare i cavalli ed è in punto strategico vicino a molte scuderie. In questo modo invece ci tocca andare a Grosseto”.

Torni a montare in Piazza?

“Vediamo. Se la mia cavalla, Que Masca passa le previsite ed arriva alle prove di notte magari la monterò io”.

Mossiere nuovo nel 2013 o mossiere già esperto?

“Io spero che sia uno esperto del Palio senese. Sarebbe inutile mettersi ad inventare qualcosa di nuovo, meglio avere una persona che sa già come funziona il meccanismo”.

Il cavallo del cuore della scuderia Pacchi?

“Furio Sedilese. Tutti se lo ricorderanno bene, era nero, bellissimo e potente. Tutti lo volevano montare. Purtroppo la sera prima della partenza per Ferrara una colica me lo ha portato via. E’ davvero l’unico cavallo ad oggi che ho sempre nel mio cuore”.

Elena Casi