I cinque obiettivi di Franco Ceccuzzi per il futuro

piazza del Campo

Vincere la sfida di Siena capitale europea della cultura 2019; rivedere il regolamento urbanistico per un consumo zero di territorio; rilanciare il Santa Maria della Scala, recuperare le mura storiche della città e investire su progetti di carattere europeo per attrarre risorse e professionalità dall’esterno. Sono questi i cinque ingredienti di Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco di Siena del centrosinistra, intorno ai quali elaborare la ricetta per il rilancio della città.

Siena – afferma Ceccuzzi – sta vivendo forse la fase più difficile della sua storia dal dopoguerra. E’ un momento di cambiamento epocale, che, come tutti i periodi di passaggio, necessita di punti fermi sui quali lavorare per poter analizzare in profondità il passato, ma soprattutto per cominciare a riprendersi il futuro. Nel nostro futuro credo ci sia come sfida comune quella per Siena capitale europea della cultura 2019. Si tratta della nostra grande opportunità per il rilancio, intorno alla quale costruire un percorso di partecipazione e di creatività per investire nella cultura come elemento di crescita e produzione di reddito e occupazione. Siena 2019 si collega al tema del rilancio del Santa Maria della Scala, punto essenziale del nostro progetto di città. L’idea è quella di far nascere, riprendendo la strada della Fondazione ‘pubblico privata’, il museo dell’arte figurativa senese, il polo di arte contemporanea e di riprendere l’arte espositiva di alto livello. Accanto a questo ci impegneremo per riaprire l’ingresso storico, pedonalizzare e rivitalizzare Piazza Duomo e fare dell’antico Spedale un punto di socialità e di ritrovo, aperto di giorno e di notte, con un punto di ristoro, un cinema, spazi per musica, spettacoli e arti performative. Al Santa Maria potrebbe avere sede anche un incubatore per le nuove imprese sui beni culturali, ed in particolare sulla digitalizzazione ed il trasferimento tecnologico. Un’iniziativa alla stregua di dell’esperienza di Toscana life sciences, che oggi vede almeno venti aziende incubate, che possa coinvolgere tutte le università toscane a partire da quella di Siena”.

Il rilancio della città – prosegue Ceccuzzi – passa anche dalla nostra capacità di aprirsi all’esterno per far arrivare a Siena risorse e professionalità nuove. Avevamo già iniziato a lavorare, in questo senso, costituendo un ufficio comunale impegnato nella ricerca di bandi europei che, in dieci mesi aveva raccolto già 800mila per il Santa Maria della Scala, 800mila euro per la mobilità sostenibile, auto e bici elettriche, 800mila euro per l’autostazione di Via Lauro De Bosis, 3,9 milioni per ora accantonati per la costruzioni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica a Renaccio ( la cosiddetta ‘Città dell’Arbia’ che è stata ridotta di oltre due terzi nei dieci mesi di mandato) 300mila euro per il centro commerciale naturale, 3,2 milioni per la manutenzione degli alloggi di proprietà del comune che avrebbero fatto scorrere le graduatorie e dato la casa a più persone. In questa cornice, inoltre, dovranno inserirsi l’impegno per il recupero delle mura storiche e per rivedere il regolamento urbanistico verso un consumo zero di territorio. Recupero delle mura significa portare avanti la progettazione del “Parco delle mura”, lavorando affinché il Demanio conceda alla città la proprietà della mura storiche e poi provvedendo alla risistemazione e alla fruizione delle aree verdi, al recupero della cinta muraria e alla costruzione di camminamenti. Sul fronte urbanistico, invece la strada da percorrere è quella del consumo zero recupero di grandi contenitori, l’autorizzazione di piccoli interventi che diano un sostegno al rilancio, indispensabile, del settore dell’edilizia. Tutto questo dovrà affiancarsi al sostegno all’attrattività turistica, all’alleggerimento della pressione fiscal alla sburocratizzazione all’impegno per le piccole e medie imprese e l’artigianato, settori fondamentali per il rilancio economico della città”.