Aqaria: la collina dei pesci volanti

Nel 2013 l’artista Andrea Nicita, scultore toscano originario di Montespertoli e Fabrizio Ferrali, geometra di Vinci, s’incontrano e iniziano a progettare Aqaria, un parco artistico all’interno di un campo di ulivi sulle colline di Vinci.

Il geometra Vinciano, affascinato dall’opera e dalle sculture dell’artista, decise di mettere a disposizione un pezzo di terra di sua proprietà e trasformare così un semplice oliveto in un oliveto d’arte.
Situato lungo la Strada Verde, un percorso naturalistico di grande bellezza, che dal borgo di Vinci conduce alla casa di Leonardo – il genio toscano – Aqaria si presenta come un open space a tutti gli effetti e vuol essere un punto d’attrazione per il turista e per il cittadino. Inaugurato lo scorso anno, questo spazio spazio è un luogo dove è possibile realizzare performance teatrali, serate di canti tradizionali, letture di libri, organizzare mostre all’aperto, esporre qualsiasi tipo di lavoro o manufatto artigianale, al fine di valorizzare il territorio e promuovere la produzione locale. Il nome del parco, Aqaria, deriva dall’unione di due parole – Acqua ed Aria – e vuole rappresentare un omaggio allo stesso Leonardo, che durante la sua brillante carriera, dedicò diverso tempo allo studio del moto in aria e in acqua. Le sculture sono collocate nel terreno a circa 2 metri di altezza, come se volassero, e vogliono ricordare appunto la passione di Leonardo per il volo. La curiosità di queste sculture che rappresentano dei pesci volanti è quella di non avere gli occhi. L’assenza di questi, rimanda ad una nota espressione di Leonardo, il quale affermava: “l’ignoranza ci acceca e ci trae in inganno. O miseri mortali, aprite gli occhi!” .
Le sculture dei pesci tra gli olivi, oltre a rimandare a questo monito leonardesco, simboleggiano l’uomo immerso nella realtà quotidiana, una realtà che spesso è difficile vedere e percepire appieno. Proprio per questo motivo le sculture non hanno occhi e la testa schiacciata indica il peso dei pensieri che opprimono l’essere umano.
Oltre ad essere catturati dalle curiose ed insolite sculture dei pesci volanti, un cartello appeso ad una pianta d’ulivo all’ingresso del parco, vi racconterà che qui ad Aqaria, in questo posto immaginario che è diventato realtà, sotto i suoi ulivi in mezzo ai pesci, si può fantasticare, immaginare, stare in silenzio, riposare o semplicemente fermarsi a crescere.
Non ci resta che augurarvi una piacevole camminata lungo la strada verde ed un momento di relax all’ombra degli ulivi sulla collina dell’arte.

Federica Marras