Castelnuovo lancia un bando di sviluppo per il Parco ludico termale dell’Acqua Borra

Un bando di gara per la realizzazione di un intervento di sviluppo del Parco ludico termale dell’Acqua Borra. E’ quello presentato oggi, mercoledì 10 ottobre dal sindaco del Comune di Castelnuovo Berardenga, Roberto Bozzi; dal vice sindaco e assessore ai lavori pubblici, Fabrizio Nepi e dall’assessore allo sviluppo economico e al turismo, Mauro Giannetti. L’intervento, inserito nel Programma triennale degli investimenti, sarà realizzato da un privato che riceverà il sito in concessione.

 

“Si apre – ha commentato Roberto Bozzi – una nuova fase per il sito dell’Acqua Borra. Adesso è possibile lavorare per riqualificare e assegnare un nuovo utilizzo al ‘Parco ludico termale Acqua Borra’, un’area che rappresenta per Castelnuovo Berardenga una vera e propria porta di accesso al Chianti. Con questo progetto si intende procedere con interventi che, innanzitutto, valorizzino l’aspetto propriamente ludico del Parco, pensando a una prima riqualificazione dell’area attraverso il posizionamento di strutture per il gioco dei bambini; punti di sosta e ristoro nell’ampio piazzale e lungo lo storico percorso che, costeggiando il torrente Malena, conduce al Cippo di Monteaperti; attraverso la promozione di eventi culturali che ben si sposino con la peculiarità del luogo e con quant’altro sarà ritenuto idoneo a mantenere viva la memoria dell’area e di ciò che essa, nei secoli, ha rappresentato. Ci aspettiamo anche uno sforzo progettuale ed economico di chi vorrà accettare questa sfida per una riqualificazione urbanistica della zona, che tenga conto del territorio, della sua storia, delle persone che lo frequenteranno, affinché possa esprimere al meglio le proprie potenzialità sociali ed economiche di un luogo unico al mondo”.

 

“L’intervento – ha aggiunto Fabrizio Nepi – ha come obiettivo lo sviluppo, il miglioramento e la riqualificazione l’intera area dell’Acqua Borra, attraverso una maggiore fruibilità dell’area e con la realizzazione di vasche per il termalismo e servizi prevalentemente legati all’acqua, alla cura della persona e allo svago. Questo tipo di interventi permetteranno di favorire una crescita dell’economia locale in settori a basso impatto territoriale e ambientale e garantiranno ai cittadini di Castelnuovo Berardenga e degli altri comuni dell’area, un incremento dell’offerta di servizi attualmente poco presenti in zona, accessibili anche alle fasce deboli della popolazione, come i minori e gli anziani e con prezzi agevolati. Al parco, inoltre, potranno accedere anche coloro che non usufruiranno dei servizi termali, in maniera da non privare nessuno della frequentazione del sito, garantendo comunque un’adeguata sorveglianza dell’area, in grado di prevenire comportamenti contrari al decoro e all’ordine pubblico. La complessità dell’iniziativa e le scarse risorse pubbliche a disposizione – ha concluso – ci hanno indotto a rivolgerci agli strumenti offerti dalla finanza di progetto, che ci permetteranno di coinvolgere l’imprenditoria privata”.

 

“Il recupero e l’utilizzo dell’acqua mineralizzata calda con proprietà termali – ha spiegato Mauro Giannetti – ci permetterà di rilanciare e valorizzare una struttura e una realtà storica di fondamentale importanza per il Comune di Castelnuovo Berardenga. Si tratta di un sito interessante non solo dal punto di vista ambientale per la presenza dei corsi d’acqua dell’Ansia e della Malena, ma anche per le numerose testimonianze storiche conservate e vicine come il colle e il borgo di Monteaperti; i ritrovamenti archeologici di epoca etrusca, romana e medioevale e la stessa sorgente termale, conosciuta sin dall’antichità per le proprietà terapeutiche delle sue acque. Il nostro obiettivo è quello di offrire al Chianti una nuova area di promozione turistica con l’offerta di servizi per il turismo slow come percorsi per il trekking, ciclistici e da farsi a cavallo, e per quello di tipo itinerante con la realizzazione di spazi dedicati al mondo del plein air. Sarà un luogo di svago e di benessere anche per i nostri cittadini, dove poter trascorrere il tempo libero grazie all’offerta culturale che saremo in grado di offrire in collaborazione con le associazioni e il mondo del volontariato. Miglioreremo, infine, anche l’offerta del punto ristoro accolto nella casa colonica con la scelta di prodotti alimentari che garantiscano la sicurezza, la rintracciabilità e la tipicità”.