Cooperativa Solidarietà, Ceccuzzi: “Intervenire subito per scongiurare la cassa integrazione”

Franco Ceccuzzi

“Abbiamo accolto con grande preoccupazione la decisione dell’Università di Siena di tagliare di circa il 70 per cento la commessa rispetto ai servizi svolti dalla Cooperativa Solidarietà sancendo, di fatto, la cassa integrazione per 64 lavoratori, che scatterà a partire dal prossimo aprile. 21 di questi lavoratori rientrano nella categoria di soggetti svantaggiati e 9 in quella di gravemente svantaggiati, ed anche per questo motivo dobbiamo fare tutto quanto è possibile per tutelare i livelli occupazionali e continuare a garantire un lavoro che ha anche un risvolto sociale di fondamentale importanza”.

E’ questo il commento di Franco Ceccuzzi, candidato a sindaco di Siena del centrosinistra, in merito alla notizia della cassa integrazione per 64 lavoratori della cooperativa Solidarietà.

 

“Lo scorso dicembre – continua Ceccuzzi – avevo incontrato i soci, i dipendenti e gli amministratori della cooperativa che mi avevano espresso le loro preoccupazione per il taglio alla commessa annunciato dall’ateneo senese.

Purtroppo ad oggi la soluzione prospettata dall’Università si è concretizzata con la cassa integrazione. Siamo consapevoli che la situazione è molto difficile, ma dobbiamo trovare una soluzione alternativa che garantisca continuità al lavoro della cooperativa. La prima emergenza da affrontare è quella che riguarda i lavoratori svantaggiati, ma una soluzione dovrà essere trovata per tutti i sessantaquattro dipendenti. Sarà indispensabile poter contare ancora sul lavoro prezioso della Provincia e chiediamo un intervento urgente anche alla Regione Toscana. Da parte mia rinnovo la totale disponibilità ad incontrare dipendenti e amministratori per cercare insieme una soluzione positiva a questa vicenda e provare a scongiurare la cassa integrazione, in attesa di avviare un percorso di stabilizzazione più compiuto. La priorità ora, è tutelare i posti di lavoro della cooperativa, ma nel ‘medio – lungo’ periodo l’impegno dovrà essere quello di attrarre su Siena aziende in grado di investire, puntando su quelle cooperative, come ‘Solidarietà’, che operano in vari settori, soprattutto per il reinserimento di soggetti svantaggiati, in particolar modo donne e giovani. Questa vicenda rientra nel contesto del piano di risanamento e di rilancio dell’ateneo senese. Come ho avuto modo di ripetere, le preoccupazioni dei 64 dipendenti di ‘Solidarietà’ sono le medesime di quelle di altre cooperative sociali, del personale tecnico amministrativo, dei precari e dei collaboratori linguistici che stanno pagando sulla loro pelle il prezzo più alto della crisi dell’Università.

Da qui – conclude Ceccuzzi – dovremo ripartire quando il Comune di Siena tornerà ad avere un sindaco che, insieme alle altre istituzioni dovrà affrontare questioni fondamentali per il rilancio dell’ateneo senese, dal pagamento del salario accessorio fino al piano di risanamento”.