La “vita spericolata” degli spacciatori senesi

E’ stato dato un volto ed un nome al responsabile della morte di Tommaso Francardi, il 22enne senese deceduto per overdose il 23 marzo 2011.

Duro colpo al mondo della droga senese. Con l’operazione “Roxy, vita spericolata”, a coronamento di lunghe e laboriose indagini avviate e portate avanti in stretto raccordo con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena, la polizia di Stato ha smantellato una vasta rete di spaccio di droga nei locali del territorio, dando anche un volto ed un nome al responsabile della morte di Tommaso Francardi, il 22enne senese deceduto per overdose il 23 marzo 2011.

Si è chiuso quindi il cerchio intorno al torbido giro di soggetti, in massima parte senesi, “spacciatori” di sostanze stupefacenti nel centro cittadino e, soprattutto, all’interno ed all’esterno di locali pubblici della zona e di province limitrofe.

Diciannove le persone denunciate, tre delle quali minorenni all’epoca dei fatti, responsabili a vario titolo di reati in materia di sostanze stupefacenti e della morte per overdose del giovane Tommaso, oltre che dell’overdose di altri due giovani salvati dalla morte per un soffio.

L’attività d’indagine è stata condotta dagli uomini della sezione antidroga della squadra mobile della Questura di Siena, diretti dal vice questore aggiunto Sabatino Fortunato, sviluppandosi anche attraverso prolungate intercettazioni telefoniche-, confortata dalle numerose testimonianze di consumatori di droghe, soprattutto adolescenti che venivano quasi avviati all’uso, in particolare dell’eroina, dall’indagato principale, L.M., 28enne senese, vero e proprio deus ex machina, capace di invogliare, procurare ed anche iniettare personalmente, per via endovenosa, le sostanze ai giovani più timorosi e sprovveduti, quasi sottoponendoli ad un rito iniziatorio.

Gli spacciatori erano quindi veri e propri adescatori, che si muovevano nei centri di aggregazione giovanile, frequentati da adolescenti indotti al consumo di droghe di ogni tipo, sequestrate nel tempo in quantitativi significativi dalla Polizia: dalla marijuana all’hashish e alla cocaina, per passare alle amfetamine e, soprattutto, all’eroina.
Sono stati disvelati con l’operazione Roxy i drammatici contorni del decesso per overdose da eroina del giovanissimo senese Tommaso Francardi, delitto del quale dovrà rispondere L. M., accusato ad esito delle indagini di omicidio preterintenzionale.

Dall’attività investigativa è infatti emerso che la sera del 23 marzo del 2011 il Francardi ed L.M. consumarono dello stupefacente, eroina e cocaina, procurato oltre che dal 28enne da un altro indagato, M.L., di Gaiole in Chianti. Eroina e cocaina che L.M. iniettò al Francardi, che non l’aveva mai assunta sino ad allora, per poi abbandonarlo, agonizzante, in macchina, appena si rese conto che stava male, facendo poi sparire le tracce – laccio emostatico, siringa, bustine ed altro- che potevano far sospettare il suo coinvolgimento. E’ stato sempre L.M. a cedere l’eroina, causandone l’overdose, ad altri adolescenti senesi, salvati solo grazie al pronto intervento d i familiari o sanitari.

Le modalità e gli scenari dell’attività di spaccio, di cui L. M. era il principale artefice, erano sempre le stesse: all’interno ed all’esterno dei locali venivano adescati gli adolescenti con la cessione di droghe come l’ MDMA, la cocaina, la marijuana e l’ hashish, che poi venivano invogliati ad assumere anche l’eroina, “iniziandoli” anche per la prima volta al consumo della sostanza, cedendo talvolta a titolo gratuito le prime dosi di “assaggio”. L.M. era poi solito iniettare lui stesso la sostanza ai giovani inesperti o timorosi.

I soggetti indagati nei confronti dei quali all’esito delle indagini condotte dalla squadra mobile di Siena, il sostituto procuratore della Repubblica presso il locale Tribunale Antonio Nastasi, ha formalizzato i capi d’imputazione, sia per l’omicidio del Francardi che in relazione ad una lunga sequela di episodi di “spaccio” di stupefacenti registrati nella città di Siena, sono quindi 19:

L.M., ventottenne senese, accusato di omicidio preterintenzionale del giovane Tommaso e di una lunga sequela di episodi di “spaccio” di sostanze stupefacenti;
M.L., venticinquenne di origini sarde, dimorante a Gaiole in Chianti, strettamente collegato al L.M., gravitante, spesso, per i suoi illeciti traffici, nel circuito dei locali senesi, coinvolto in tale contesto in attività di spaccio di cocaina e, soprattutto, di eroina.
P.L., ventiquattrenne senese, un ragazzo stabilmente dedito allo “spaccio” di sostanze stupefacenti di vario tipo (hashish, marijuana, cocaina ed eroina) e anche consumatore soprattutto nel circuito dei giovani frequentanti degli stessi locali senesi;
C.L., ventottenne senese che, unitamente al L.M., spesso si approvvigionava di eroina e cocaina nella “piazza” di Perugia;
B.H., trentenne marocchino di Castelnuovo Berardenga, consolidato “spacciatore” di hashish, marijuana, cocaina ed eroina, sostanze spesso acquistate nell’aretino;
B. L. F., venticinquenne senese, fornitore di marijuana ai giovani senesi, sostanza acquistata a Firenze;
B. A., ventiquattrenne calabrese residente a Gaiole in Chianti, amico del L.M. e del M.L, assiduo frequentatore, per le sue attività illecite di “spaccio” di cocaina ed eroina, dei locali della provincia di Siena;
R. J. R. E., ventinovenne dominicano residente a Siena, “spacciatore” di hashish;
Z. E. e M. A., ventitreenni senesi responsabili di “spaccio” di marijuana, anche a minorenni;
I.A., ventiquattrenne campano, residente a Castelnuovo B.ga, indagato per “spaccio” di marijuana;
L.J., venticinquenne dominicano e la compagna G.S., ventitreenne senese, residenti a Siena, responsabili di “spaccio” di marijuana ed hashish acquistata, in quantitativi considerevoli, a Firenze;
B.C., ventiseienne di origini siciliane residente a Sovicille, coinvolto in illecite attività di spaccio di cocaina, soprattutto nel circuito dei frequentatori dei locali senesi;
C.G.P., ventunenne pugliese residente a Siena, responsabile di “spaccio” di hashish e marijuana;
D.S.G., ventiduenne siciliano, residente a Siena, indagato per “spaccio” di marijuana ed hashish;
R.J.A., ventiduenne nato in Francia, residente a Siena, responsabile di “spaccio” di hashish, marijuana ed amfetamine;
H.K., venticinquenne di Poggibonsi e residente a Barberino val d’Elsa, responsabile di ripetute cessioni di hashish e marijuana;
M.L., ventottenne originario della Campania e residente a Castelnuovo Berardenga, indagato per “spaccio” di cocaina.