Operazione Soul. Sgominata dalla polizia banda di spacciatori

Polizia

Un arrestato, tre persone sottoposte a misure e un ricercato. Questi i risultati conseguiti a conclusione delle indagini condotte dalla Polizia, al termine dell’”Operazione Soul”.

Alle prime luci dell’alba, gli investigatori della Squadra Mobile di Siena, hanno eseguito quattro delle cinque misure cautelari, emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Siena, nei confronti di altrettanti indagati responsabili di detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, continuata e in concorso.

Il blitz, che conta anche 20 perquisizioni, eseguite con l’ausilio delle unità cinofile antidroga della Polizia nei confronti di tutti gli indagati e nelle province di Siena, Arezzo e Palermo, come disposto dal Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Siena Aldo Natalini, che ha coordinato le indagini, è scattato questa mattina intorno alle 05.00.

Numerose le forze messe in azione. Insieme agli uomini della Mobile hanno, infatti, collaborato alcuni poliziotti degli altri uffici della Questura e dei Commissariati di Poggibonsi e Chiusi-Chianciano Terme, oltre agli investigatori della Squadra Mobile di Arezzo e ai militari della Stazione dei Carabinieri di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo.

Fiodor Elmazaj, albanese di 28 anni, domiciliato a Taverne d’Arbia, è stato arrestato e condotto nel carcere di Siena, mentre un suo connazionale, raggiunto ugualmente da ordine di cattura, si è sottratto all’arresto ed è tuttora ricercato.

Il 32 enne Diego Di Camillo e il 45 enne Francesco Daniello, già noti alla Polizia, sono stati invece, sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di dimora, in base alla quale non possono allontanarsi rispettivamente da Castelnuovo Berardenga e Monteriggioni, loro comuni di residenza, con l’obbligo di rimanere in casa la sera e la notte.

Calogero Cristodaroun operaio 22 enne che lavorava a Siena, tornato nel frattempo nelle zone di origine, è stato, infine, rintracciato in Sicilia. A lui è stata applicata la misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, per la quale dovrà recarsi a firmare alla Stazione dei Carabinieri di Polizzi Generosa, in provincia di Palermo, per tre giorni a settimana.

Al Di Camillo, è stata, inoltre, sequestrata l’autovettura da lui utilizzata per trasportare la droga, come disposto dal Giudice per le Indagini Preliminari, che è stata affidata alla Squadra Mobile di Siena, come previsto dalla legge, affinché possa essere impiegata in servizi antidroga.

Le indagini, avviate nel mese di maggio del 2010 dagli uomini della Squadra Mobile, coordinati dal loro dirigente Sabatino Fortunato, hanno dato corso ad un’articolata e complessa attività antidroga, legata all’”Operazione Soul”, successivamente sviluppatasi anche con intercettazioni telefoniche. Dopo aver individuato il Di Camillo, dipendente della società fornitrice di energia a Siena e provincia, come spacciatore di “cocaina” e “marijuana”, che forniva ad alcuni consumatori locali, è stata fatta luce su una vasta rete di distribuzione e vendita di sostanze stupefacenti, consolidatasi nella nostra città e nei dintorni. Gli elementi investigativi raccolti, oltre a dimostrare le sue responsabilità hanno consentito, poi, di inquadrare e descrivere anche il ruolo del complice Francesco Daniello, titolare di un’impresa artigiana nel settore dell’impiantistica elettrica e degli isolanti termici ed acustici. I due agivano d’intesa, ma il primo si rivolgeva al secondo quando aveva difficoltà a procurarsi lo stupefacente attraverso i propri canali di approvvigionamento. Entrambi si rifornivano di droga principalmente da cittadini stranieri ma, in particolare, il Di Camillo se la procurava tramite degli albanesi stabilitisi a Siena o nella Valdelsa, mentre il Daniello faceva capo a stranieri, albanesi e macedoni, domiciliati in provincia di Arezzo. Sfruttando ciò che mano a mano emergeva dalle indagini e dalle intercettazioni, i poliziotti sono riusciti ad inchiodarli alle loro responsabilità. L’11 e il 10 settembre del 2011, nel corso di una perquisizione nella casa di uno degli indagati a Monteroni d’Arbia, che nella circostanza venne denunciato, gli investigatori trovarono circa dieci grammi di “cocaina”, pronta per lo spaccio, oltre a dell’ “hashish” e a del materiale per il confezionamento in dosi della droga. Il 31 ottobre del 2011, Fiodor Elmazaj venne invece arrestato, perché sorpreso con una decina di grammi di “cocaina”, che stava andando a consegnare a chi gliela aveva ordinata. Il 2 novembre dello stesso anno, vennero, inoltre, arrestati Diego Di Camillo e Walter Sapienza, un senese di 29 anni, per il possesso di circa 800 grammi di “marijuana”. Con le attività di questa mattina si chiude, quindi, il cerchio sull’operazione, anche se resta da rintracciare una delle persone coinvolte.