Dalle Scotte alla Cina: il progetto Clown in Corsia

Il progetto “Clown in Corsia” dell’Azienda Ospedaliera Universitaria
Senese piace anche in Cina. Il gradimento per questa iniziativa è stato
così ampio che il pediatra Tang Yuanping, uno dei medici che hanno
partecipato al progetto di formazione tra AOUS e il Ministero della
Salute della Repubblica Popolare Cinese iniziato nel 2009, ha importato
e realizzato lo stesso progetto presso l’ospedale materno-infantile
“Guangdong Women and Children Hospital”, della città di Guanzhou in
Cina. Il progetto di collaborazione tra Siena e la Cina – spiega
Pierluigi Tosi, direttore generale AOUS — sta portando importanti
risultati con scambi culturali e professionali di alto valore, come
l’introduzione di questo tipo di pratica che rende più accogliente e
allegro l’ambiente ospedaliero, soprattutto nel caso di bambini che
devono sottoporsi a cure. Gli ottimi risultati raggiunti sono frutto
anche dell’impegno e della dedizione di tutti i dipendenti che hanno
collaborato con entusiasmo”. I volontari clown dell’associazione
‘NasienaSI Vip Siena’, nell’ottica della riduzione del dolore, della
paura e dell’ansia sia del bambino che delle famiglie, svolgono tra le
corsie, attività ludiche, ricreative e di sostegno al dolore attraverso
sorrisi, giochi e allegria, con un forte ruolo terapeutico per i piccoli
pazienti che spesso devono effettuare anche lunghe permanenze in
ospedale. “Il nostro obiettivo — spiega Cristiana Carusi, presidente
della onlus NasienaSI Vip Siena, Associazione Clown di corsia volontari
– è di stare accanto ai piccoli pazienti per farli sentire come a casa e
rincuorarli quando si scoraggiano. Il personaggio del clown accorcia le
distanze, sdrammatizza la situazione accompagna, distrae, fa ridere e i
sorrisi si espandono e conquistano. Di ridere c’è sempre un gran
bisogno, anche quando si crede di non averne voglia. Per questo siamo
contenti che i medici cinesi che hanno conosciuto il nostro lavoro,
abbiamo deciso di introdurlo nei loro ospedali come buona pratica”.