Sindaco Bruno Valentini, in questi giorni state affrontando incontri con la cittadinanza relativi a problemi della città (Ztl compresa) e, in particolare, in previsione delle nuove Aru: quale il punto della situazione considerando che i senesi non gradiscono le aree di parcheggio a pagamento come le Aru? Possibile studiare alternative insieme ai cittadini?
“Abbiamo tenuto molti incontri con la cittadinanza ed altrettanti ne faremo. Incontri animati, ma molto positivi. La partecipazione dei cittadini all’elaborazione di progetti e prospettive per il futuro della città è un fattore virtuoso che concorre a rafforzare il sistema democratico e a stimolare le migliori energie tra chi vive, studia o lavora a Siena. Un paio di settimane fa il consiglio comunale ha approvato, grazie ai voti della maggioranza, gli indirizzi generali del Piano della mobilità urbana, che ha come obiettivo fondamentale quello di ridurre l’impatto sulla vivibilità della nostra città della mobilità tradizionale con veicoli a motore, ad alto inquinamento. Nel Piano abbiamo cercato di garantire soluzioni alternative di trasporto pubblico, mobilità elettrica, biciclette e pedonalizzazione. D’altronde, Siena ha il record italiano di auto/moto per abitante e, contemporaneamente, dispone di un sistema di trasporto pubblico efficiente (siamo una delle città che lo utilizza di più in Italia). In questa situazione stiamo cercando di migliorare la mobilità delle persone e delle merci, con una forte attenzione alla salute dei cittadini. Non intendiamo penalizzare nessuno, ma incentivare un’ulteriore evoluzione nella gestione del traffico e della sosta, dopo la scelta storica di 50 anni fa di chiudere/limitare l’ingresso delle auto nel centro di Siena. Per quanto riguarda l’ Aru di San Prospero, sulla quale c’è un dibattito molto vivace, vorrei chiarire alcune cose. Il quartiere di San Prospero è probabilmente il punto di attracco principale alla città e quindi è esposto ad una intensa domanda di parcheggio, che raggiunge particolari punte in alcuni orari ed in alcuni giorni. Durante un’assemblea con gli abitanti di quel quartiere, richiesta dalla Consulta territoriale, la grande maggioranza degli intervenuti ha espresso un parere contrario all’Aru, sia pure con differenti motivazioni. Al termine dell’incontro ho rassicurato i presenti che ogni eventuale proposta di realizzare una ARU a San Prospero (così come negli altri quartieri interessati) sarebbe stata preceduta da una consultazione tramite referendum. Confermo quella dichiarazione e quindi mettiamo da parte le polemiche perché l’ipotesi dell’Aru a San Prospero si è di fatto allontanata, mentre l’assemblea fatta pochi giorni dopo nella zona di Porta Pispini ha evidenziato invece un certo interesse da parte dei residenti, ma anche in questo caso ho preso l’impegno a passare attraverso un referendum”.
Tema di grande attualità la sicurezza. Troppi i furti in appartamento e non solo. La rabbia dei cittadini cresce. E’ ipotizzabile una tavolo con le forze dell’ordine per garantire ai cittadini la qualità degli standard senesi?
“Sul tema della sicurezza non si scherza, anche se vedo strumentalizzazioni politiche che esasperano la paura. In tutta Italia ci sono troppi furti nelle abitazioni ed è intollerabile che le persone non possano vivere in tranquillità fra le pareti della propria casa. Sono vicino alle persone che hanno subito queste ignobili violazioni e li capisco perché è successo anche alla mia famiglia, più di una volta. Il Comune è in continuo contatto con le forze dell’ordine per monitorare la situazione che, comunque, non è da allarme rosso. Siena rimane una città più sicura, molto più sicura delle altre. Siena continua ad essere in fondo alle classifiche regionali e nazionali della criminalità, come dimostra uno studio dell’Istat pubblicato solo qualche giorno fa dal Corriere della Sera.
Questo non sminuisce il dramma personale di chi subisce un furto. Nel 2016 faremo un primo investimento sostanzioso proprio sul tema della sicurezza, impegnando circa 100 mila euro per un progetto sulla videosorveglianza. Entro l’estate, infatti, verranno istallate 60 nuove telecamere in diversi punti della città, che si aggiungono alle centinaia già funzionanti nel sistema dei parcheggi gestito dalla Siena Parcheggi e che saranno integrate da altre al momento della gara sulla pubblica illuminazione. Non credo sarà una risposta risolutiva, ma comunque daranno un notevole contributo al lavoro delle forze dell’ordine, a cui chiedo uno sforzo ulteriore per presidiare il territorio e non sottovalutare mai le denunce e le richieste di aiuto che arrivano dai cittadini”.
Cosa si sta facendo per il centro storico e per evitare lo spopolamento? Cosa può fare il Comune per mantenere il decoro delle vie del centro in termini anche di scelta di negozi da far arrivare nel salotto buono della città?
“Sul centro storico stiamo lavorando molto e molto continueremo a lavorare. Circa un mese fa, infatti, abbiamo approvato, grazie ad un lavoro svolto insieme alle associazioni di categoria, un regolamento che incentiva la qualità e solo questo possiamo fare, per la concessione di agevolazioni tributarie a favore di imprese che intraprendono nuove attività nel centro storico. Il regolamento ha uno scopo ben preciso: incentivare la creazione di nuove attività e innalzare la qualità del tessuto produttivo e commerciale della città murata. L’obiettivo è quello di rivitalizzare il centro storico cittadino, sostenendo una politica di sviluppo dell’artigianato di qualità e del commercio dei prodotti agroalimentari di filiera corta , attraverso azioni condivise e finalizzate a tutelare la vivibilità cittadina. Gli interessati, che potranno fare apposita domanda al Comune, dovranno svolgere attività economiche in settori ben definiti: artigianato di qualità; fornitura di servizi per la fruizione di beni culturali, mobilità sostenibile e ambiente; commercio al dettaglio di prodotti certificati biologici, Dop e Igp del settore agroalimentare toscano con prevalenza delle produzioni della provincia di Siena; somministrazione al pubblico di alimenti e bevande biologici, Dop e Igp, con prevalenza di prodotti di origine del nostro territorio provinciale. Sono diversi i benefici concessi a queste: l’esenzione dalla Tari per il servizio rifiuti, esenzione dalla Cosap (canone di occupazione di suolo pubblico) ed esenzione dall’imposta comunale sulla pubblicità e dal diritto sulle pubbliche affissioni. L’idea quindi è quella di favorire un tipo di commercio, locale e sostenibile. Nel 2017, per andare incontro alle famiglie residenti del centro storico lavoreremo per diminuire in maniera consistente il costo del bollino Ztl ed in parallelo anche il bollino per la sosta Aru”.
Lei dice quindi che verrà diminuito il prezzo del bollino Ztl e della sosta Aru?
“Esattamente. Abbiamo lavorato due anni e mezzo per evitare il dissesto finanziario del Comune di Siena, diminuendo il debito e mettendo in ordine il Bilancio. Sono stati due anni durissimi, ma grazie al lavoro fatto in questi anni la situazione è migliorata. Finalmente siamo in grado di rilanciare gli investimenti pubblici e nel bilancio 2016 saranno circa 20 milioni ed inoltre, dopo la buonissima notizia dell’abolizione delle tasse sulla prima casa
Ora le priorità sono cambiate: per un verso bisogna iniziare ad allentare il peso di tariffe ed imposte sui senesi, per l’altro dobbiamo lavorare su una migliore manutenzione del nostro patrimonio”.
Quali sono le priorità?
“La lastricatura del centro storico e la sistemazione di strade e marciapiedi è sicuramente una priorità, così come l’edilizia scolastica. Poi abbiamo la necessità di intervenire su due ferite aperte della città: la prima è il contratto di quartiere di San Miniato. Sono più di quindici anni che i cittadini di quel quartiere vivono una condizione inaccettabile, per questo nel bilancio 2016 abbiamo inserito gli importi necessari per portare a termine i lavori. Lo stesso faremo per gli impianti sportivi di Taverne d’Arbia, un altro cantiere infinito”.
In più è di questi giorni l’accordo con il tribunale: in cosa consiste, darà respiro agli spazi a volte disastrati del palazzo di giustizia?
“Abbiamo firmato un’importante ed innovativa convenzione fra il Comune e il Tribunale di Siena per la manutenzione degli uffici giudiziari. Una convenzione che ha una rilevanza nazionale, poiché rappresenta un modello virtuoso di collaborazione fra Ministero della Giustizia e Comuni, e che si aggiunge alla prossima apertura del nuovo Tribunale Civile di Siena, a pochi metri dal Palazzo di Giustizia, che assorbirà l’attività delle ex sedi decentrate di Montepulciano e Poggibonsi, nonché dei Giudici di Pace. Un’operazione, fatta in collaborazione con la Fondazione Mps, che si auspica possa contribuire a un miglioramento organizzativo degli uffici giudiziari anche con l’obiettivo di smaltire l’arretrato delle cause civili”.
(fine prima parte)
Katiuscia Vaselli