“O la Borsa o la Vita”. Sclavi: “Orgogliosi di un’iniziativa che rafforza la cultura del cinema a Siena””

 

Un’antologia di film degli anni Trenta, curata da Giovanni Maria Rossi e Claudio Carabba, apre la prima giornata della rassegna “O la Borsa o la Vita”, in corso al Santa Maria della Scala fino a sabato 24 marzo nell’ambito del Campo e Controcampo Siena Film Festival.

Nell’occhio del cinema, la Grande Depressione del 1929 che «arrivata dopo gli Anni ruggenti ha prodotto una grande disuguaglianza economica, tale che i ricchi sono diventati più ricchi i poveri più poveri» spiega il professor Ernesto Screpanti che ha introdotto ai presenti il tema della giornata. Alla relazione critica di Claudio Carabba sui film in calendario è poi seguita la proiezione de “L’impareggiabile Godfrey” di Gregory La Cava (Usa 1936), “Furore” di John Ford (Usa 1940) e “Questa terra è la mia terra” di Hal Ashby (Usa 1976).

«Siamo molto orgogliosi di quello che la nostra associazione “Amici del Cinema in Terra di Siena” in così’ poco tempo ha messo in campo per promuovere la cultura del cinema a Siena» ha commentato il presidente Antonio Sclavi. Nella sala Itali Calvino, ha trovato spazio anche l’esposizione di una selezione di opere di Itria Monica Dresda, Anna Pisanom Emilio Sapia, Niccolò Angeli, Duccio Scheggi, Canefantasma e Silvano Silvani ispirate al tema della rassegna.