“Voglio essere Rompicollo, la vera storia della ragazza del Palio”, il nuovo lavoro di Antonio Bartoli e Silvia Folchi proiettato nella Sala degli Specchi all’Accademia dei Rozzi.
Appuntamento giovedì 15 giugno alle 17.30 nella Sala degli Specchi dell’Accademia dei Rozzi di Siena, con la proiezione in anteprima del nuovo lavoro di Antonio Bartoli e Silvia Folchi “Voglio essere Rompicollo, la vera storia della ragazza del Palio”. Il documentario verrà presentato da Duccio Balestracci, e Maurizio Bianchini.
Come nasce il film: “Ci sembrava bello poter filmare il Palio con gli occhi di Rosanna Bonelli, farci raccontare da lei la catena di casualità che le resero possibile la realizzazione del suo desiderio di bambina, quando, ascoltando l’operetta scritta da suo padre Luigi, sognava di essere Rompicollo, la ragazza che correva il Palio – spiegano gli autori Bartoli e Folchi – Così le telefonammo, e lei disse di sì. Duccio Balestracci accettò volentieri di aiutarci e di fare una chiacchierata con Rosanna a favore di telecamera. Ne venne fuori una conversazione tra vecchi amici che si raccontano episodi della vita, del Palio di una volta, che poi è in parte il palio di sempre. Paolo Goretti completa il racconto tornando a calarsi, con garbo sagace, nei panni del giovane contradaiolo dell’Aquila che fu testimone di questa monta inedita.
Silvia Folchi e Antonio Bartoli hanno seguito per un pò Rossana Bonelli curiosando con discrezione nella sua bellissima scuderia, seguendola mentre ancora monta a cavallo o mentre assiste a una prova. Hanno ripercorso poi con lei lo svolgimento di Palio, descrivendolo per frammenti e lasciando molto da raccontare alle fotografie d’epoca, alle parole e ai gesti della narratrice.
Un po’ come quando il Palio lo raccontavano i vecchi, e la fantasia ci metteva del suo. Quanto al mood, è stato scelto uno sviluppo che richiamasse alla memoria visiva le pellicole kodachrome, con giusto un filo di grana e senza neri profondi, che aiutasse a tornare a un Palio meno ‘digitale’ di quello degli ultimi decenni. E poi c’è la musica.
“Francesco Galli si è innamorato del nostro progetto – dicono gli autori – ed ha composto quattro brani d’amore, perché secondo lui quella di Rosanna è una storia d’amore. Ha orchestrato e diretto lui stesso i Cameristi di Sofia nella registrazione, e questa musica da sola varrebbe un concerto”.
“Ne è derivata una storia semplice, ma straordinaria per la sua unicità, che desidera restituire alla città e a chi ama il Palio un episodio noto – concludono gli autori – ma narrato con un certo tipo di sguardo, e in cui – speriamo – la fantasia di ciascuno possa metterci del suo”.
Appuntamento quindi da non perdere, ad ingresso libero, giovedì 15 giugno alle 17.30 all’Accademia dei Rozzi per ripercorrere la storia dell’unica donna che ha corso il Palio.