Banca Cras interrompe il digiuno sconfiggendo Imola (17-16)

I presupposti non sono i migliori: Banca Cras non vince dal 18 novembre e non segna punti da oltre 140 minuti. Imola ha invece tutte le motivazioni per credere nel successo, staccata com’è di pochi metri dalla ruota della terza posizione nella corsa verso i play off. Grazie al miglioramento delle condizioni atmosferiche il campo, che pur presenta zone di melma fangosa, è in condizioni passabili.

Si comincia e Imola passa in vantaggio, con l’estremo Tiozzo che si è inserito tra i trequarti, al termine di un’azione classicamente impostata dal pack e favorita da una pessima disposizione difensiva al largo dei senesi. Si tratta, per fortuna dei padroni di casa, solo di un incidente. Banca Cras infatti, prende il pallino del gioco e prova ad attaccare. Gembal dà ritmo alla squadra e Bielli, alla seconda partita nel ruolo di apertura, riesce a dare un senso al gioco senese. Gli attacchi sono però arginati dalla buona difesa romagnola che impedisce a Banca Cras di avvicinarsi alla linea di meta. La prima opportunità per muovere il punteggio, è infatti su punizione, al 21’, ma Gembal calcia malamente da buona posizione. Passano cinque minuti e Siena rompe il digiuno grazie a uno dei storici punti di forza: una devastante maul che porta trionfalmente in meta il tallonatore Pucci (5-5).

I romagnoli reagiscono immediatamente prendendo campo e costringendo Banca Cras a ricorrere al fallo e l’ottimo Pivato a cacciare per dieci minuti Bandinelli (31’). La superiorità numerica da forza agli ospiti che passano in vantaggio grazie a un piazzato messo a segno da Santandrea (8-5, 36’).

Nella ripresa i senesi alzano il ritmo di gioco mentre Imola pare flettere e giocare con un po’ di affanno. A parte un piazzato al 2’, calciato a lato dall’estremo Tiozzo, sono i senesi a costruire azioni e a mostrarsi avanzante anche quando non tiene la palla in mano. Ci sono buone intenzioni e buoni spunti di Gembal e di Carmignani ma la difesa romagnola tiene botta. Al 18’ la partita svolta quando Pivato caccia per dieci minuti il pilone Drei; passa un minuto e Siena torna a violare la linea di meta, ancora grazie a un carrettino santificato, stavolta, da Faleri (10-5). Il pubblico, tornato numeroso come ai bei tempi, ruggisce la sua approvazione. Tra gli spettatori soddisfatti c’è anche Fulvio Biagioli, che di questa squadra è stato il padre. L’entusiasmo, quest’anno merce rara, dà le ali ai senesi che con un ennesimo sontuoso carrettino violano per la terza volta la meta romagnola (Montarsi, 26’, 15-8). Carmignani, al debutto da calciatore, infila da posizione difficilissima. Sul 17-8 la partita sembra finita anche se Imola ritornata in 15 si istalla nella metà campo senese. La difesa bianconera regge e chiude bene gli spazi ma pian piano cede metri e, soprattutto, libera l’ovale con affanno e frenesia, concedendo ancora nuove chances agli ospiti. La cronaca si infittisce di appunti. 30’ tenuto alto (Drei passa la linea di meta ma non riesce a schiacciare); 34’ Santandrea si accorge con un attimo di ritardo della libertà di cui gode l’ala Calderan; 35’ Perondi riesce a trascinare fuori il solito Calderan a un passo dalla meta; 38’ Santandrea trasforma una punizione riportando i suoi a distanza di break (17-11). Una meta trasformata darebbe la vittoria agli ospiti. Mancano poco più di due minuti. La partita, assai piacevole, ora diventa palpitante. Banca Cras, come accade a qualche monoposto di Formula 1, pare abbia finito la benzina a pochi metri dal traguardo. Imola se ne rende conto e raddoppia gli sforzi e dopo una serie di tentativi di sfondamento centrale un’improvvisa apertura al largo crea una piccola superiorità che consente all’ala Calderan di segnare (17-16, 41’). Non c’è più tempo per nulla, salvo assistere alla trasformazione, affidato all’apertura Santandrea, dopo il quale l’arbitro fischierà la fine. In un rigoroso silenzio il calcio, non dei più facili, pur ben indirizzato, si spegne appena sotto la traversa. Il Cus Siena torna a vincere dopo più di due mesi ma à bout de souffle, all’ultimo respiro, direbbero i francesi.

 

Gabriele Maccianti

 

 

CUS SIENA RUGBYIMOLA RUGBY 17-16 (4-1)

CUS SIENA RUGBY: Bertolozzi; Fineschi, Carmignani, Buonazia, Cianti; Bielli, Gembal; Faleri, Bocci, Bandinelli; Monarsi, Marzi; Dupré, Pucci, Giambi. All. Barone e Mazzuoli.

IMOLA RUGBY: Tiozzo; Raspanti, Donatini, E. Calderan, F. Calderan; Casolini, Santandrea; F. Olivato, Ansaloni, Monduzzi; Albertazzi, Maiardi; Drei, Calderan M., Ferrari. All. Gianesini.

ARBITRO: Pivato (Impruneta)

MARCATORI: 5’ m. Tiozzo (I), 26’ m. Pucci (S), 36’ cp. Santandrea (I); St. 19’ m. Faleri (S), 26’ m. Montarsi (S) tr. Carmignani; 38’ cp. Santandrea (I); 41’ m. E. Calderan (I).

NOTE: Spettatori 130 circa. Cartellino giallo per Bandinelli (S) al 31’ pt e per Drei (I) al 18’ st. A disposizione per Siena: Perondi, Baleani, Rocchigiani, Pezzuoli, Mariotti, Benigni, Naraci.

 

 

 

Note dallo spogliatoio

Antonio Cinotti: “Prima vittoria con la nuova muta da gioco e dopo un bel successo dell’under 20 (24-22 contro Città di Castello). La partita era un po’ speciale, vuoi perché contro Imola si erano infrante proprio nel finale, le speranze di accedere alla serie B nel 2010 e vuoi perché il match di andata era stato il primo senza Biagioli in panchina. Sono contento per Barone e Mazzuoli, e per l’impegno che tutti i ragazzi ci mettono anche quest’anno”.

Beppo Camillo: “Ho visto una squadra capace di giocare fasi interessanti, con uno spirito altrettanto interessante. Imola era una squadra degna di rispetto. Dispiace solo per il calo finale, dovuto a troppa frenesia”.

Nelson Terrero Pena: “Sono contento per il successo ma se il Cus Siena vorrà giocare come si deve imparare da Imola, che ci ha creduto e se l’è giocata fino in fondo, credendoci sempre. Le partite vanno giocate fino in fondo, con la testa, e ai ragazzi quest’anno manca solo la convinzione. Come tutti sanno in questo sport lo spirito l’anima e il cuore sono più importanti del risultato, che ne è solo una conseguenza. E quindi rendo onore a Imola per la partita che ha disputato”.

 

Altre partite: Bologna 1928- Terni 16-19; Unione San Benedetto-Città di Castello 17-22; Jesi 1970 – Forlì 1979 17-16; Firenze 1931 – Parma 0-32. Turno di riposo per Cesena

Classifica. Rugby Parma 53, Terni Rugby 43, Jesi Rugby 37 Imola e Forlì 31, Cesena 24, Bologna 1928 23, CUS Siena 21, Unione San Benedetto 19, Firenze 13, Città di Castello 10.