“Nemmeno le auto sono sicure”: la polizia chiede aiuto e si rivolge al questore

Non è diversa dalla situazione delle altre città italiane, quella di Siena. Almeno per quello che riguarda la condizione di lavoro della polizia. La fortuna di questo territorio, fino ad oggi, è di poter contare su una maggiore sicurezza determinata dalla mancanza di periferie. Il che ha determinato almeno fino a tempi recentissimi, una situazione comunque sotto controllo. Eppure qualcosa è cambiato e non ci riferiamo certo alle polemiche sui furti di alberi di Natale nelle vie del centro. Se questo fosse, ci sarebbe da stare sereni.

No, non è più così. Non sono solo gli alberi ma sono i furti, decisamente in forte crescita ed è anche la situazione che vivono quanti sono chiamati a garantire le nostra sicurezza, a prevenire la criminalità. La polizia che spesso si sente abbandonata, forse come in questo caso. Ecco perché arriva dal sindacato, a firma del segretario Mauro Marruganti, una lettera rivolta al questore Maurizio Piccolotti.

“Purtroppo la sicurezza e la sua percezione non si misurano con il semplice calcolo delle denunce ricevute ma sui reati commessi così come da noi già più volte affermato e purtroppo dimostrato. Abbiamo però il dovere di segnalare la reale situazione dei mezzi e degli organici destinati ai servizi di prevenzione della criminalità tesi a garantire la sicurezza in ambito cittadino.  Le autovetture impiegate nei servizi di volante sono datate, molte di loro hanno superato i 200mila chilometri di percorrenza – si legge nella nota inviata – , con assetto e sistema frenante facilmente immaginabili. La recentissima assegnazione di due autovetture nuove è assolutamente insufficiente e tardiva rispetto alle altre Questure della Repubblica e questo la dice lunga sulla considerazione che a livello centrale si ha di questa città…

La locale sezione di Polizia Stradale, nonostante i lunghi tratti da percorrere nei servizi di prevenzione stradale, non è messa meglio con addirittura l’utilizzo di autovetture prossime ai 300mila chilometri.
Armamenti vecchi e con scarsa manutenzione, dotazioni di reparto inadeguate (come i giubbotti antiproiettile di recente assegnazione che però hanno misure non corrispondenti alle corporature degli agenti a cui sono destinati).
L’età media degli agenti impiegati nei servizi di prevenzione e pattugliamento è molto alta e soprattutto non è previsto a breve un ricambio di personale, nessun turnover fisiologico per chi sta sulla strada da tantissimi anni. Questo avviene per la carenza di assunzioni da parte del Governo ma anche le recenti scelte della Questura di Siena di trasferire dalle volanti verso gli uffici addirittura gli ultimi arrivati non può essere giudicata favorevolmente dal Sindacato.
E per i Commissariati distaccati la situazione non è migliore soprattutto a Chiusi dove si registrano serie problematiche. Per questa situazione abbiamo richiesto un confronto con il Questore che al momento non ci è stato consentito probabilmente per precedenti impegni assunti dallo stesso ma crediamo che la stessa Autorità, consapevole della realtà dei fatti esposti, non tarderà ad aprire un dialogo costruttivo con questo sindacato.

Mauro Marruganti, segretario provinciale UGL Polizia di Stato

Sarebbe un segno molto negativo se, come ha fatto qualche mese fa il Sindaco Bruno Valentini, anche il Questore si sottraesse al dialogo sul tema della sicurezza cittadina.
Stiamo denunciando da tempo questi gravi fattori nelle competenti sedi ministeriali sia a tutela della cittadinanza che per quella degli operatori di Polizia, a nostro avviso, troppo esposti ad attacchi di tutti i generi soprattutto in un momento di pericolo e di minaccia terroristica di alto livello”.