Siena, il Santa Teresa è pericolante. Pezzi di cornicione in strada

Che gli edifici della città siano spesso a rischio per scarsa manutenzione e strutture troppo vecchie, è dato ormai noto e più volte denunciato. Che ancora una volta torni alla ribalta la questione del Santa Teresa, è forse un segnale chiaro che c’è bisogno di interventi concreti per la messa in sicurezza del vecchio istituto. I vigili del fuoco intervengono due volte in pochi giorni.

Per ben due volte, infatti, sono intervenuti i vigili del fuoco. Alcuni giorni fa, chiamati dai residenti della zona – l’istituto si trova nella piazzetta tra via Tommaso Pendola e via San Quirico – perché un pezzo di sottogronda è caduto in strada.

Solo per miracolo non è accaduto nulla: nessuno passava in quel momento per la strada, né a piedi né con la macchina. Ma anche questo, purtroppo, può verificarsi ovunque e in qualsiasi momento, soprattutto per i vecchi edifici. L’importante sarebbe intervenire in modo che non si verifichino incidenti gravi.

I vigili del fuoco hanno effettuato un sopralluogo la prima volta, qualche giorno dopo sono tornati con la scala per controllare lo stato di salute della parte superiore della struttura, dalla quale si è staccato il pezzo di sottogronda.

Nelle foto è ben visibile il vuoto lasciato dalla parte che si è staccata cadendo in strada. I vigili del fuoco hanno effettuato i controlli del caso e auspichiamo sia già partita la dovuta segnalazione alla Fondazione Santa Teresa, proprietaria dell’immobile. Va ricordato, infatti, che la struttura del Santa Teresa, cui aveva lavorato anche  l’architetto del purismo senese Giuseppe Partini e con una lunga storia  – è stata scuola, e convento fino agli anni Novanta – ,con la legge sulle Fondazioni è diventata tale e a questa Fondazione partecipano il Comune, la Provincia e l’Arcidiocesi.

 

Da quel momento a oggi, la struttura è stata spesso sulle pagine di cronaca anche per la presenza annosa di una gru rimossa soltanto nei mesi scorsi, quando ormai era più che evidente il pericolo che essa costituiva, nonostante ripetute segnalazioni ed esposti dei cittadini.

Oggi sono ben visibili le impalcature interne perché l’immobile è pericolante e i progetti di riqualificazione sembrano andati persi nei buoni propositi e nella volontà di rendere fruibile e valorizzata la parte antica e bella del centro storico. Resta il fatto che auspichiamo anche risposte per quello che riguarda la messa in sicurezza della parte esterna: le immagini dimostrano lo stato delle parti sottostanti il tetto. Sono a rischio crollo.

 

 

 

Katiuscia Vaselli