Giornata della memoria, tutti gli appuntamenti in programma a Colle val d’Elsa

Colle val d'Elsa

Colle di Val d’Elsa si prepara a celebrare la “Giornata della Memoria”, che ricorda lo sterminio e le persecuzioni subìte dal popolo ebraico e dai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti, con un’iniziativa legata alla storia locale e ai detenuti politici nei primi anni del fascismo. Venerdì 27 gennaio, alle ore 10.15, è in programma l’inaugurazione della targa commemorativa dedicata a “Le Stanze della Memoria”, spazi al piano terreno del Palazzo Pretorio un tempo adibiti a carceri e oggi al centro di un progetto di recupero e valorizzazione promosso dal Comune di Colle di Val d’Elsa, dalla locale sezione dell’Anpi e dal Gruppo archeologico colligiano, che oggi gestisce il Museo ospitato nell’ex Palazzo Pretorio. “Le Stanze della Memoria” sono intitolate a Gracco Del Secco, medico colligiano, antifascista e partigiano ucciso dai nazisti, e questo crea una sorta di collegamento ideale con la Giornata della Memoria, a testimonianza della battaglia contro l’oppressione fascista, e nazista, portata avanti anche nella città valdelsana.

 

All’iniziativa, rivolta in particolare alle scuole colligiane, prenderanno parte delegazioni di studenti di diverso ordine e grado; rappresentanti dell’amministrazione comunale, delle sezioni Anpi di Colle di Val d’Elsa, della Valdelsa e della provincia di Siena, della Fondazione Musei Senesi e del Gruppo Archeologico Colligiano. Inoltre, saranno presenti per portare un contributo all’appuntamento, Lamberto Corocs Piperno, in rappresentanza della comunità ebraica di Firenze e Fabio Masotti, per l’Istituto storico della Resistenza senese.

 

“’Le Stanze della Memoria’ – spiega l’assessore alla cultura di Colle di Val d’Elsa, Federica Casprini – sono al centro, da diverso tempo, di studi e di indagini storiche che riguardano non solo la nostra città ma anche il territorio valdelsano. Grazie a questa iniziativa, infatti, stiamo ricostruendo il tessuto sociale e storico di un periodo di grande fervore intellettuale e civile che ha segnato tutta l’area sullo sfondo delle prime rivendicazioni e lotte antifasciste, alla base della nostra Costituzione. Nei mesi scorsi il consiglio comunale ha deliberato l’intitolazione ufficiale di questi spazi all’interno dell’ex Palazzo Pretorio come ‘Le stanze della Memoria’. L’inaugurazione della targa, poi, è stata fissata in una data significativa, come quella del 27 gennaio, celebrata a livello nazionale, per dare ulteriore valore a questo progetto e coinvolgere le giovani generazioni in un momento di riflessione e di crescita culturale. Ringrazio tutti i soggetti coinvolti nel progetto accanto al Comune, dalla sezione colligiana dell’Anpi al Gruppo Archeologico colligiano, per l’impegno che, ancora oggi, stanno portando avanti nella riscoperta e nella valorizzazione di questa parte di storia locale”.

 

Il progetto de “Le stanze della memoria” sta riportando alla luce cinque spazi al piano terra del Museo archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli”, in Piazza Duomo, adibiti a carcere nel periodo tra le due guerre mondiali. Qui furono detenuti, per la quasi totalità, personaggi politici, che hanno lasciato sui muri segni e graffiti, oggi importanti testimonianze storiche e sociali di quegli anni, che riflettono lo stato d’animo e le idee dei carcerati. L’ultimo periodo di detenzione corrisponde agli anni immediatamente successivi alla Grande Guerra, caratterizzati dal cosiddetto “Biennio Rosso”, dalla scissione del Congresso di Livorno e dall’ascesa al potere del Fascismo. Scritte e incisioni lasciate sui muri risalgono soprattutto al periodo compreso tra il 1919 e il 1923, anno in cui una legge nazionale chiuse tutte le preture territoriali. Allo stato attuale, è possibile visitare soltanto una delle Stanze della Memoria, ma la sezione Anpi di Colle di Val d’Elsa e il Gruppo archeologico colligiano stanno lavorando per restituire completamente questo patrimonio storico e culturale alla città.