Ultimi giorni di apertura per la mostra sulle foto della Collezione Malandrini che raccontano il Palio di Siena

Ai numerosissimi visitatori che hanno potuto apprezzare la mostra allestita presso la sede della Fondazione Mps dal titolo “C’era una volta. Immagini di Palio dalla Collezione Malandrini di Fotografia Senese” si sono aggiunti lunedì pomeriggio, accolti dal presidente della Fondazione Gabriello Mancini, i rappresentanti delle 17 Contrade e delle autorità cittadine che hanno avuto parole lusinghiere per l’iniziativa. La mostra, a ingresso libero, è ancora visitabile per pochi giorni, fino a venerdì prossimo, 31 agosto, presso la Cappella di Palazzo Sansedoni, Banchi di Sotto 34, aperta normalmente solo in occasione delle celebrazioni del Beato Ambrogio Sansedoni e a cui si accede dalla suggestiva scalinata monumentale, opera del Franchini. Propone 150 foto originali che costituiscono una prima selezione dell’ampio patrimonio costituito da oltre 11 mila immagini conservate nell’Archivio Malandrini di proprietà della Fondazione Mps. Un’occasione per condividere con la città, i senesi e i turisti, un pezzo della storia di Siena.

 

Si possono ammirare vecchie versioni del Carroccio, i cavalli al canape o durante le prove, foto del Palio Straordinario in occasione della venuta del Re Vittorio Emanuele III a Siena il 17 aprile 1904. Suddivise nei tre Terzi della città, le sezioni della mostra raccontano la vita dei rioni di tutte e 17 le Contrade, dalla fine dell’Ottocento fino a metà Novecento.

 

Il fondo fotografico di Ferruccio Malandrini è stato acquisito dalla Fondazione Mps nel 2005. I materiali raccolti, prodotti in un periodo che va dal 1853 al 1950, sono stati selezionati dal collezionista senese Malandrini, fotografo professionista e fotoamatore, appassionato ed esperto conoscitore di fotografia storica in ambito nazionale e internazionale, che, a partire dal 1975, ha iniziato a raccogliere materiali fotografici storici, oggi conservati presso importanti istituzioni museali, come la F.lli Alinari di Firenze.

Scopo dell’acquisizione il salvataggio documentario-informativo, oltre che della ricerca di rarità collezionistico – amatoriali, significative ed apprezzabili per eccellenza di realizzazione e qualità di stampa. Tutto ciò grazie alla digitalizzazione del materiale contenuto nell’Archivio effettuata per conto della Fondazione da Photographica s.n.c. Per qualità e varietà di tipologie iconografiche, la ricchissima collezione fotografica, offre una prospettiva a 360° sulla città e sulla provincia di Siena nella documentazione del patrimonio, della sua storia, delle tradizioni e della vita quotidiana.

Un suggestivo viaggio attraverso, strade, piazze, prestigiosi palazzi, ma anche immagini di persone o gruppi che rievocano occasioni ed eventi. E’ inoltre testimonianza di una tradizione fotografica di ottimo livello tra professionisti e dilettanti della città. In particolare sulla ditta di Paolo Lombardi, Malandrini ha raccolto il corpus più significativo oggi esistente, che permette di ricostruirne l’attività ed il ruolo nella vita culturale senese tra Ottocento e Novecento. Altri fotografi dei quali si conserva un patrimonio significativo ed esteticamente molto rilevante sono: Giovanni Barucci, Edith Arnaldi, lo Studio Massarelli, lo Studio Grassi e altri ancora. L’archiviazione del Fondo Malandrini, basata su una struttura foto-documentaria storica di pregio elevato, ha conservato la fisionomia articolata per nuclei tematici, già individuati dal collezionista stesso (es. arte senese, Palio), oppure per provenienza (es. fondo Lombardi), supporto (es. lastre di vetro), conservazione (es. album e cartelle originali), funzione informativo/documentaria (es. manoscritti e cataloghi a stampa). In particolare, sono oltre settecento le immagini presenti in archivio sul tema del Palio, attraverso cui si possono ampliamente documentare i momenti più importanti dell’evento, dalle monture alle comparse, dalla passeggiata storica alla corsa, con le prime foto che risalgono alla seconda metà dell’800.

L’archivio fotografico è interamente consultabile on line sul sito della Fondazione all’indirizzo: http://www.fondazionemps.it/OpereWeb/it/ArchivioMalandrini.aspx

La mostra, curata da Fondazione Mps e dalla sua società strumentale Vernice Progetti Culturali, rimarrà aperta fino a venerdì 31 agosto 2012, dalle 14 alle 18. Ingresso libero.