L’effetto boomerang della Delega Fiscale sullo Stato e il settore dei Giochi

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Lotto, Lotterie Nazionali e gambling online. Il settore dei Giochi in Italia continua a macinare numeri positivi sia per le imprese del settore, sia per le casse dell’Erario. Il primo semestre del 2015 ha confermato la crescita globale del settore, che per il segmento online ha raggiunto un +27% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.

Secondo i recenti dati forniti dall’Agenzia dei Monopoli e delle Dogane, a registrare il segno più sono stati i giochi di facile accesso come le scommesse sportive, il Lotto e i casinò games. La rapida diffusione di internet e l’esplosione dei dispositivi portatili come smartphone e tablet, hanno ridotto le distanze tra gli appassionati e i mezzi che quotidianamente vengono utilizzati da 3 milioni di utenti per scommettere su una partita di calcio o competere in un torneo di poker online.

All’evoluzione positiva del gambling si contrappone però il marasma legislativo apportato dalla Delega Fiscale e la recente bocciatura del bando di gara per l’assegnazione del Lotto, gioco che nella passata stagione ha registrato numeri importanti crescendo del 9% nella raccolta globale. La bocciatura siglata dai magistrati amministrativi del Consiglio di Stato potrebbe rivelarsi deleteria proprio per le casse delle Stato, che da un lato rischiano di perdere un gettito complessivo di circa 700 milioni di euro, e dall’altro dovranno attingere da altri settori i 350 milioni già messi a bilancio. In definitiva, sia lo Stato che le aziende del settore rischiano di uscirne con le ossa rotte, in quanto il gioco del Lotto era tornato in auge dopo un periodo di declino.

A rendere ulteriormente complicata la questione Stato-Gambling concorre anche la seconda rata da 300 milioni, che le imprese del settore dovrebbero versare il prossimo mese di ottobre sulla base del nuovo sistema di tassazione delle slot previsto dalla Delega Fiscale, che prevede un prelievo dal ricavo netto dai gestori dei cosiddetti apparecchi da intrattenimento. Ma la Delega è già scaduta, pertanto c’è un rischio più che reale che i concessionari si rifiutino di versare la seconda rata dell’imposta sulle slot facendo mancare i 300 milioni attesi dallo Stato.

Tra gli altri sides provocati dall’affossamento della Delega Fiscale spicca anche la manovra relativa ai rinnovi delle 4000 sale scommesse diffuse in Toscana e tutta Italia che, secondo le stime degli esperti, dovrebbero garantire introiti compresi tra i 300-400 milioni di euro.

Tali difficoltà gestionali rischiano di produrre un effetto boomerang per lo Stato, che potrebbe perdere un gettito superiore al miliardo di euro in questo settore.