Chiacchiere tra don nel paradiso senese

Un paio di occhiali spessi, la tonaca e un sorriso gentile, accompagnano il rotolìo dei barberi che viaggiano su una pista fatta a mano. Egli ne tiene uno stretto tra le dita, lo rigira e l’accarezza come fosse un figliolo: è il barbero della Selva, passione dell’uomo in questione, il quale ammira con sguardo fanciullesco il giuoco del Palio.

hqdefault

 

“Vai, so’ partiti! Mira come vanno… E’ prima, è prima! S’arriva a San Martino e… INCREDIBILE! Girano tutti… Guarda, guarda come si nerbano! Ohi, ohi! E cascano in cinque, un Palio drammatico, ultimo Casato e vince… ”

” Vittorio! Vittorio! Ma me lo dici che berci? Un’ lo senti qui come so’ tutti composti, chiamano le guardie sai! ”

” Ovvia Duilio, lasciami fa’. So’ triste, un’ lo vedi? Un povero vecchio c’ha bisogno di ruzza’, ogni tanto, giusto per ricordassi com’era un tempo, quando ogni cosa girava per come doveva. Guarda, gurda anche te… Affacciati giù di sotto e dimmi se un’ ti sembra che gli sia baltato il capo a tutti quanti. Mira, mira quelli, lo vedi quello lì accanto al capitano? Una volta era grassa se c’avevano la giacchetta. ”

” Ossù, Vittorino, quanto sei polemico, fammi vedè… ”

E dall’alto dei cieli, un altro signore, lungo e allampanato, s’affaccia un po’ scettico, reggendosi il cappellone dalla tesa larga che ombreggia il cipiglio burbero, messo a completo di una nera veste da Monsignore. Al collo, il singolare personaggio porta una seta un po’ consunta dal tempo e dall’ardore, vantando i colori di Fontebranda.

Sacerdozio50

” O che è? Ma che c’ha ai piedi, i mocassini, questo gazzilloro? Col risvoltino nei calzoni, ma che sarà il modo d’andà a giro?! Oh, Vittorio, ma un gli dican nulla? ”

” Sie! Fosse solo quello… So’ triste, Duilio, c’ho il cuore che lacrima. ”

“Ma come!? Guarda mi ci piglia il lezzo, ora vo’ giù e gli vergo il bastone nella groppa, tante volte rinsavissero… Ma che fanno? Le stanze di Contrada so’ vote, deserte come Banchi di Sopra a metà Luglio, stanno tutti davanti a quegli aggeggi luminosi a batte’ a macchina e mira che discorsoni che tirano fori, sembrano tutti illuminati, cavallai e dirigenti… Su Feisbucché?! Gazzillori anche loro! Ai mi’ tempi si stava in contrada a discute, ci si tirava le seggiole se c’era bisogno… E questi mi stanno su Feisbucché?! Fai partì i Barberi, vai”.

12-Donvi

“Aspetta! Li vedi quelli nelle seggioline, lì nell’angolo? So’ i vecchi di contrada, lo vedi come stanno da parte? ”

“O che ci fanno? L’hanno messi in castigo?! ”

“Peggio! Con quanto avrebbero da dire, con quanta storia tengan sulla groppa, un’ l’ascolta più nessuno! Dice un’ sia più moda, questi disgraziati, le nuove generazioni so’ nate imparate e del passato non interessa più a nessuno, fanno tutto da se’. Una volta pareva colasse l’oro, quando i piccini venivan considerati da quelli più grandi, si mettevan tutti a farsi insegnare il galateo di contrada e guai a chi un’ si comportava a modo! Sie, Duilio, ora li lascino da soli a giocare a burraco e quando qualche coraggioso apre bocca, qualcuno avrebbe anche da ridire! Madonnina santa e benedetta, mi sembra gli sia preso lo strullo a tutti quanti… Un’ ti ci sentì male, ma qualcuno un’ sa canta’ nemmeno l’inno!”

Ritratto

 

” Ma… O che hanno messo lo steccato dentro piazza? ”

” Dice siano le camicie… ”

” Le camicie!? O che fanno il risvoltino anche a quelle, ora!? Vittorio, mi pare qui un ci sia più nulla uguale a prima, un’ ci riconosco niente, anche il Casato mi sembra tondo e la berretta dei fantini unn’è più lei… Ma gnamo! La tartaruga… Piccinini tante volte l’avessero a batte’ uno squatercio fatto a modo, gli farebbe bene, sai! L’hai visti, quelli? L’animalai! C’hanno fatto venì anche l’animalai! Io un troiaio del genere un’ l’avevo mai visto, sembra gli si voglia da’ il contentino ma a Siena, Vittorino, lo sai anche te che un’ funziona in questo modo, ci siamo sempre levati dalle guazze senza abbassà la chiorba e ora gli s’è svenduto l’Acquacalda! Se il buon Dio mi fa’ la grazia, scendo con l’ombrello! Scusami eh, Vittorino, ma quell’altra che diavoleria è? ”

5-Donvi

“So’ tipo colonnini, solo che te c’attacchi la bicicletta e questa si ricarica, fai la tu’ tessera e la pigli pe’ andà in giro… E’ roba smarte, dicono, roba da intenditori! Ora è tutto smarte, anche i piccioni so diventati smarte, la fanno ecologica! Oh… Duilio, mira che lavoro! O un lo vedi che lì e anche di là un c’è più la pietra serena? O che ci fa l’asfalto per le nostre vie?”

“Uh mammina… Smarte? Ma smarte come gli smartefonne? Ci fanno le riprese nemmeno lavorassero tutti pe’ la Rai… Mira! C’hanno messo anche quella! Eh glielo insegnerei io sai, a loro e ai loro babbi… So’ rincorbelliti tutti!”

” Duilio… Bisogna te lo dica. Al Monte dei Paschi, è successa una cosa… Io un’ me ne intendo, ma sembra ci sia stata una baraonda buffa! C’ho capito poco, dice si sia bucato qualcosa e poi tutti c’hanno voluto mette le mani e poi… Senti eh, Duilio, poi s’è tutto colorato di Viola, roba da matti! Tu vedessi! Politici, economisti, ripolitici, intenditori! Tutta gente distinta eh, tutti in giacca e cravatta… E ora se ne va, la Banca. E’ capace ci portano via anche Sallustio di lì, por’omo! E anche alla Mens Sana hai visto che succede? Menomale io so del Costone!”

” Scapicollassero tutti! Via, via, un’ voglio vedè più nulla… Bisogna vada a dì alla mi’ Santa di un’affacciassi, sennò le piglia un coccolone… Già ce l’ha sempre con me per averla lasciata al buio, almeno questa gliela risparmio. Un’ voglio sape’ più nulla, me la voglio ricorda’ bene la mi’ Sienina, tutta bella nei su’ colori a festa. Gnamo, me ne vo’. ”

” Che Dio ti benedica, amico mio. ”
donvi2

“No, che benedica quelli di sotto, c’hanno tanto bisogno! ”

Così, Monsignor Duilio Bani s’allontana in cerca di Santa Caterina, volendo risparmiarle brutte sorprese, lasciando Don Vittorio Bonci al suo Palio dei Barberi, a far la telecronaca di quel gioco tanto amato dai piccini di Siena. Ognuno di loro ha la speranza nel cuore, che la loro bella città, smart o no, trionfi nei secoli, immortale.

Sempre.

Arianna Falchi