“Ho letto diverse interviste. Ci sono alcuni commercianti soddisfatti, altri meno. Io apprezzo la volontà di tutti per lavorare insieme. Siamo tutti sulla stessa barca, io ad ora so dove portarla”. Ha risposto così, ai nostri microfoni, ai vari esercenti in città che si sono lamentati sulla stagione estiva (leggi qui) l’assessore comunale Alberto Tirelli. Sempre sul turismo Tirelli ha proseguito spiegando che: ” Siena ha vissuto di rendita, bisogna far si che diventi una metà turistica . Tante città italiane, come Roma e Venezia, possono contare su presenze che, comunque vada, arrivano. Noi Non ci troviamo in questa situazione, la città è difficile da raggiungere. Il sindaco sta lavorando renderla accessibile in treno. Stiamo lavorando sulla programmazione, creando anche uffici comunali preposti a lavorare in tal senso”.
La bagarre in consiglio comunale è arrivata su un intervento del consigliere del Partito democratico, Bruno Valentini, quando l’assessore Tirelli ha risposto per le rime chiedendo all’ex primo cittadino se fosse “un marziano e se avesse davvero fatto il sindaco della città”. Tirelli nella sua risposta ha poi elencato i lavori fatti dall’amministrazione punto per punto “Rispetto all’interrogazione in oggetto – prosegue l’assessore – mi domando: ma lei è stato Sindaco o no di questa città per 5 anni oppure ha resettato totalmente quel periodo? “.
In seguito è arrivato il commento dello stesso consigliere comunale Bruno Valentini.”L’assessore fiorentino Tirelli perde le staffe e risponde stizzito alla mia interrogazione sul futuro del commercio- questo il commento di Valentini-. Ho chiesto se c’era intenzione di estendere il contingentamento delle licenze per bar/ristoranti oltre la zona più ristretta del centro storico. Risposta evasiva. Ho chiesto se c’è volontà di interloquire con le grandi proprietà immobiliari per contenere gli affitti commerciali e di incentivare nuove aperture commerciali con agevolazioni fiscali ad hoc. Risposte generiche[…] Sostanzialmente l’assessore non ha voluto prendere alcun impegno a sostegno del sistema commerciale locale, oltre che per mantenere le mani libere sulla possibilità di autorizzare nuovi grandi market”.
Marco Crimi