Siena sulla Rai, oltre al Palio: agricoltura, innovazione, enogastronomia

Sarà trasmessa oggi, sabato 12 novembre a partire dalle 12.20 la puntata di Rai Uno – Linea Verde che è stata completamente girata nella città di Siena dove saranno protagoniste le eccellenze enogastronomiche e agricole del territorio.

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La nuova edizione di Linea Verde, oltre alla consueta programmazione domenicale che parla dell’agricoltura delle campagne italiane, da quest’anno prevede anche un appuntamento del sabato dove i due conduttori Marcello Masi e Chiara Giallonardo raccontano le eccellenze agroalimentari delle città italiane. Da quest’anno anche un senese nello staff di Linea Verde, Mauro Rosati che in qualità di capo progetto del nuovo corso della trasmissione storica delle Tv italiana, ha introdotto molte novità nel format come quella appunto del racconto della nuova dimensione agricola che si è sviluppata dopo Expo nelle città italiane.
Nel racconto di Siena fatto da Linea Verde, emergono le peculiarità della “città stretta”, come nel medioevo, con l’abbraccio della campagna. Intervengono alcuni personaggi della città per descrivere e raccontare aspetti particolari della realtà senese. Duccio Balestracci è la prima guida, che offre un taglio storico al racconto che non poteva iniziare che dall’affresco del Buongoverno. Ma ci sono anche l’archeologo Andrea Ciacci e Paolo Corbini, vice direttore Città del Vino, con il progetto dell’Università Seranum Vinea, attraverso la descrizione delle vigne ultracentenarie nascoste nel centro storico, come quella di San Domenico o di palazzo Sergardi in via Montanini, fino alla produzione sperimentale di un vitigno autoctono a Val di Pugna con Luigi ed Emanuele Fumi Cambi Gado. I cavalli, senza parlare di Palio, sono comunque protagonisti e accompagnano i conduttori alla scoperta della città dal maneggio il Mandorlo, con Marco Bruni e i cavalli Monterufolini, allevati alle porte di Siena dal Corpo Forestale dello Stato.

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Con l’ausilio dei cavalli viene mostrato un percorso che da Cerchiaia si spinge nel cuore di Siena, incontrando anche un’azienda agricola tradizionale, lo Speron d’Oro, situata a pochi passi dalle antiche mura. Alessandro Ciofi e Lorenzo Rossi, sono gli artigiani del gusto che mostreranno la preparazione di salumi e dolci del territorio, e ovviamente, visto il periodo, si parlerà di Pan co’Santi con il “re”, Lorenzo del Magnifico. La visita all’Antica macelleria Salvini è invece l’occasione per conoscere un progetto sulla sostenibilità dei prodotti agroalimentari ideato dall’università senese, INDACO2 , sostenibilità alla portata delle imprese, Know-how scientifico e soluzioni concrete per la valorizzazione promozione e comunicazione ambientale di prodotto. Poi la scoperta dell’orto medievale accompagnati da Maura Martellucci all’Orto de’ Pecci e la preparazione di una tisana calmante con il farmacista erborista Matteo Bernetti. In questo particolare racconto di Siena e la campagna, non poteva mancare il mercato del mercoledì, la parte agroalimentare, per scoprire pani fatti con grani antichi del podere Pereto.

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Marcello Masi e Chiara Giallonardo: i conduttori a confronto

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1) Siena oltre il Palio, è enogastronomia, agricoltura, bellezze artistiche, turismo. Quale futuro si immagina per questa città e per il suo territorio?
2) Quale prelibatezza della tavola senese e quale capolavoro del territorio l’ha colpita maggiormente?
3) Siena, terra di vini. Quale predilige?
4) E quale zona del territorio senese l’ha entusiasmata?
5) Le dico tre ‘bellezze’ senesi, lei me le associ ad altrettante prelibatezze di questa terra:

L’Allegoria del Buongoverno del Lorenzetti

La Maestà di Duccio Bonisegna

Piazza del Campo

Chiara Giallonardo
1. Siena ha mantenuto il suo legame tra territorio e area urbana e può fare da modello per le nuovesmartcity in quanto ha saputo dar vita ad un nuovo circolo virtuoso tra le eccellenze che provengono dalla terra e le eccellenze scientifiche e tecnologiche che sono nate dentro le mura . Sono certa che continuerà in modo dinamico la ricerca di nuovi equilibri per mantenere la splendida qualità della vita di cui ha sempre goduto.
2. Sono un amante delle verdure quindi il mio piatto preferito è la ribollita , se invece parliamo di bellezze artistiche trovo Piazza del Campo con la Fonte Gaia un mix che ben racconta la capacità senese di conciliare bellezza e funzionalità .
3. Quello ancora in gestazione . Mi spiego: visto che si stanno recuperando dei vitigni autoctoni persi da centinaia di anni sono affascinata dall’idea di un vino nuovo e antico che con i suoi aromi saprà raccontare una storia antica .
4. Frequento la campagna senese sin da bambinaperche i miei nonni avevano in azienda agricola in zona quindi mi lega a queste campagne un affetto particolare. In occasione della mia ultima visita sono rimasta colpita dagli orti cittadini che hanno resistito nel tempo alla tentazione di qualunque tipo di urbanizzazione e speculazione . Davvero ammirevole .
5. Al buongoverno abbino l’acqua cotta, un piatto che con ingredienti semplici garantisce il massimo del gusto
A La Maestà di Boninsegna abbino un piatto dal sapore divino come le pappardelle alla lepre
A Piazza del

Campo , luogo di incontri e chiacchiere associo i crostini bianchi o neri abbinati ai salumi di cinta senese magari accompagnati da un bel bicchiere di vino .

Marcello Masi

1) Siena deve tornare ad essere protagonista a 360 gradi dell’economia toscana e italiana. Le sue potenzialità sono enormi, come grandi sono i suoi artisti, gli artigiani e i suoi prodotti di eccellenza. Ma i prodotti della terra oggi possono rappresentare anche nuove idee imprenditoriali per rilanciare l’industria nel segno della qualità ed dell’ecosostenibilità. Certo il turismo resta un capitolo fondamentale, ma deve essere affiancato da attività che lo integrino e che assicurino benessere a tutta la collettività.
2) Questa è una domanda crudele per un goloso come me, ma non voglio sottrarmi. Ebbene pur adorando gli insaccati e la cinta senese nella sua globalità, credo che il gusto che più di tutti mi ha rapito è quello del Pan co Santi. Una specialità autunnale che non conoscevo dal sapore unico e travolgente. Un dolce atipico e pepato che è entrato di diritto nei miei sogni.
3) Chianti, Vernaccia, vino Nobile diMontepulicano, Passito del Santo, sono tutti vini che amo molto. Però se immagino le vostre meravigliose colline non posso che emozionarmi pensando al Brunello di Montalcino. Del resto questo Re dei vini mondiali è un fuoriclasse assoluto riconosciuto e apprezzato in ogni continente. Il Brunello è uno dei miei vini del cuore e molti produttori sono, a ragione, dei veri e propri Ambasciatori del Made in Italy.
4) Siena e tutte le sue Contrade sono colme di fascino e bellezza, ogni angolo nasconde storia, arte e sorprese. Le Crete poi sono qualcosa di unico, di magico e antico. Osservare le Crete Senesi significa viaggiare nel tempo e nell’arte. Un’esperienza che più di descrivere va vissuta in prima persona. Un territorio che deve essere assolutamente visitato.
5) L’affresco del Lorenzetti mi fa venire subito in mente la farina e l’uva. Dunque il pane, le paste, i dolci e il nettare degli Dei.
La Maestà di Duccio di Boninsegna il prosciutto di Cinta. Una Maestà di gusto.
Piazza del Campo, invece, è l’insieme dei sapori di questa città unica. Un palio di aromi, sapori e sapienze davvero uniche e inimitabili.