Abbiamo passeggiato per la Firenze, vera e insolita, di Santo Spirito (potete rileggere l’itinerario qui), abbiamo attraversato il cuore religioso e devozionale di San Giovanni (che invece potete ritrovare qui) e ci siamo lasciati di fronte alla colonna dell’Abbondanza in Piazza della Repubblica intenzionati ad entrare nel terzo quartiere fiorentino. Santa Maria Novella, quartiere dei Rossi e dei Gonfaloni di Lion Bianco (la zona intorno alla chiesa di Santa Maria Novella), Lion Rosso (San Pancrazio e Santa Trinita), Vipera (Sant’Apostoli) e Unicorno (Ognissanti) comprende gran parte della vecchia Florentia romana. Firenze Santa Novella sogna… cantava Pupo e noi, #ingiroconsienanews, vi regaliamo questo nuovo itinerario da fare nei giorni di festa.
Entriamo in Via Strozzi per accedere dal cortile centrale all’omonimo palazzo sede di mostre temporanee. Di grande interesse l’attuale esposizione dal titolo Bellezza divina tra Van Gogh, Chagall e Fontana, un percorso artistico che passa dal realismo di Morelli allo stile informale di Vedova, dal divisionismo di Previati al simbolismo di Redon per arrivare all’espressionismo di Munch ed alle sperimentazioni futuriste (e che potete visitare fino al 24 gennaio).
Assoluti capolavori visibili in mostra l’Angelus di Jean-François Millet, la Pietà di Vincent van Gogh, la Crocifissione di Renato Guttuso e la Crocifissione bianca di Marc Chagall all’interno di molte altre opere d’arte che approfondiscono il tema dell’arte sacra moderna.
Usciamo da Palazzo Strozzi e ci dirigiamo verso la parte storica di Firenze sopravvissuta ai cambiamenti urbanistici dell’Ottocento. Su via Porta Rossa, dal nome di una delle porte che si aprivano sulla prima cinta muraria cittadina, si affaccia Palazzo Davanzati, risalente alla metà del XIV secolo. A metà strada entrando in via Pellicceria e girando a destra ci troviamo di fronte a Palazzo di Parte Guelfa sede dell’antica fazione politica cittadina ed oggi proprietà del Calcio Storico Fiorentino. Attraverso un piccolo vicolo entriamo in Via delle Terme, strada romana perfettamente conservata e proseguendo a dritto passando sempre da piccolissime viuzze parallele, percorriamo Borgo Santissimi Apostoli, strada testimone della prima comunità cristiana cittadina. Proprio di fronte all’antica chiesa romanica l’ Aria Art Gallery si apre con il suo giardino esotico rompendo improvvisamente la coerenza stilistica della via.
L’antico giardino, che conduce agli spazi espositivi, genera un connubio tra passato e presente invitando il passante ad assaporare l’alto livello di una riconosciuta arte contemporanea che ormai da decenni contraddistingue la galleria. Alla fine della via si apre Santa Trinita, la più bella piazza fiorentina, con la basilica omonima, nella facciata, opera del Buontalenti e con all’interno la Cappella Sassetti, con il ciclo di affreschi raffigurante storie di S. Francesco d’Assisi e la tavola con L’Adorazione dei Pastori di Domenico Ghirlandaio, e, in prosecuzione con via Tornabuoni sulla destra ed il Ponte sulla sinistra, con l’affaccio di edifici quali Palazzo Spini Feroni, Palazzo Antinori, Palazzo Larderel, Palazzo Bartolini Salimbeni. La vista da Ponte Santa Trinita rimane per noi il più affascinante e romantico attraversamento cittadino sull’Arno. Godiamoci questa atmosfera dalle sfumature broccato argento percorrendo il lungarno che ci porta verso piazza Goldoni da cui inizia il rione di Ognissanti. Proseguiamo fino ad arrivare alla Piazza omonima, sede dell’Istituto Francese e diamo un’occhiata ai capolavori di Botticelli e Ghirlandaio all’interno della chiesa e del chiostro di San Salvatore.
Torniamo sul Lungarno girando sulla destra fino al Palazzo sede dell’Ambasciata Americana e da qui, attraverso le eleganti strade che iniziano con Via Melegnano, arriviamo in piazza della Stazione. Santa Maria Novella rappresenta il primo esempio italiano di architettura concettuale, oltre che infrastrutturale, per i collegamenti nazionali. Su progetto del famoso “Gruppo Toscano” di architetti capeggiati da Michelucci, la stazione di Firenze è un capolavoro di epoca fascista che subito fu apprezzato dal regime anche, ma non solo, per merito della casuale forma a fascio littorio che sembrano assumere i 18 binari se visti dall’alto. All’interno dell’originaria zona ristorante pitture di Ottone Rosai impreziosiscono quest’opera architettonica, oggi, centro nevralgico per il sistema ferroviario nazionale.
Di fronte alla stazione il monumento simbolo del quartiere dei “Rossi”; la chiesa di Santa Maria Novella, terminata nel 1360, apparteneva al complesso conventuale dei domenicani. La facciata policroma è opera di Leon Battista Alberti mentre all’interno è possibile godersi i capolavori di Masaccio, Filippino Lippi, Ghirlandaio, Giotto, Brunelleschi e Paolo Uccello negli affreschi del Chiostro Verde. Per la Cappella Bardi Duccio di Buoninsegna dipinse la famosa Maestà (poi spostata nella Cappella Rucellai da cui prende il nome), oggi agli Uffizi. Di fronte alla basilica, all’interno del complesso delle Leopoldine, è stato inaugurato da pochi anni il Museo del ‘900, un’esposizione permanente con opere che riguardano il periodo dell’avanguardia fiorentina e dei suoi protagonisti. Imbocchiamo Via dei Fossi per tornare in Piazza Goldoni da cui prendiamo Via della Vigna Nuova che insieme a Via Tornabuoni rappresenta l’arteria dello shopping di lusso fiorentino. In via della Vigna Nuova di particolare interesse il Palazzo Rucellai, eretto da Bernardo Rossellino, su progetto di Leon Battista Alberti e, all’interno della chiesa sconsacrata di S. Pancrazio, il museo Marino Marini, completamente dedicato appunto al Marini, uno dei maggiori scultori italiani del novecento, e ad esposizioni temporanee di arte contemporanea. Il nostro percorso nel quartiere dei “Rossi” di Santa Maria Novella termina nuovamente in Piazza della Repubblica da dove settimana prossima inizieremo il nostro racconto a spasso per le vie dell’ultimo quartiere fiorentino: Santa Croce.
Abbiamo provato per voi:
Una colazione a:
Todo Modo, via dei Fossi: una libreria che, con all’interno il proprio Uqbar, diventa spazio dove poter consumare una colazione, consultare libri, sfogliare riviste e giornali e perché no, assistere a rappresentazioni teatrali nello spazio appositamente allestito.
Un pranzo a:
Osteria delle Belle Donne, Via delle Belle Donne: si apre modestamente sulla via con una semplice lampadina e nessuna insegna. All’interno lo stile rustico della sala corrisponde alla semplicità dei piatti. Buonissimi l’Ossobuco ed il budino di marroni.
Una merenda, aperitivo a:
Amblé, Chiasso dei Del Bene: un locale in pieno centro cittadino, ma isolato e protetto all’interno di un chiasso a due passi da Ponte Vecchio. I tramezzini sono la loro specialità insieme ad ogni tipologia di cocktail realizzati con frutta fresca centrifugata sul momento. Mentre degusti le loro offerte da bar non ti scordare di guardare i cartellini che pendono da qualsiasi oggetto componga il locale perché all’ Amblé tutto è in vendita, compresi tavolini e sedie.
Una cena a:
Garga, Via del Moro: una risto-galleria che, dalla tradizione culinaria trasmessa da mamma Sharon e babbo Garga al figlio chef Alessandro, reduce da un’ esperienza di 8 anni a New York, unisce ai sapori della tavola la passione per l’arte contemporanea. Prima, durante e dopo la cena è possibile colorare la vostra tovaglia bianca con i pennarelli in dotazione; ogni mese la miglior opera d’arte vincerà una cena per due!
Un dopocena a:
La cité, Borgo San Frediano: abbiamo provato a concludere la serata in questo locale che si autodefinisce “Uno spazio culturale polivalente che risponde alle esigenze eclettiche di interazione con il mondo”. Dal Quartiere Santa Maria Novella ci immettiamo nuovamente in Santo Spirito attraverso Ponte alla Carraia. La Cité è un locale che oltre ad una selezione di cocktail veramente originale offre la possibilità di sfruttare la rifornita libreria a disposizione dei clienti, ascoltare musica dal vivo o partecipare a conversazioni a tema introdotte da critici, autori e creativi.
Un po’ di shopping a:
Il quartiere di Santa Maria Novella è per eccellenza il simbolo dello shopping di lusso. Via Tornabuoni si contraddistingue per le boutique delle grandi firme della moda e le creazioni dei maestri gioiellieri all’interno di prestigiosi palazzi. Gucci, Prada, Pucci, Ferragamo (che qui ha anche il suo museo), Cartier e Bulgari sono solamente alcuni dei brand della via. Vicino si trovano anche Via della Vigna Nuova, dove si possono fare acquisti pregiati da boutique come Etro e Via del Parione, dove si trovano molti atelier e botteghe particolari dove acquistare pezzi unici sia d’abbigliamento che di arredamento. Vicino alla Piazza è curioso percorrere Via dei Fossi, dove si susseguono numerosi negozi vintage e di antiquariato e via della Scala con l’Officina profumo-farmaceutica di Santa Maria Novella, dal 1612 la storica spezieria fiorentina che ancora oggi è marchio italiano conosciuto in tutto il mondo.
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