Il 14 ottobre 1849, dalla stazione provvisoria di Mazzafonda (che si trovava all’imbocco settentrionale del tunnel di Montarioso) si inaugura la strada ferrata di Siena.
Alle ore 13 dopo la benedizione dell’Arcivescovo e i discorsi di rito, parte il primo treno per Empoli, composto di 12 vagoni. Erano presenti il granduca, la sua famiglia e tutte le autorità cittadine oltre a circa 400 forestieri e l’inaugurazione avvenne, logicamente, con un viaggio andata e ritorno da Empoli a Montarioso.
Il popolo di Siena era ovviamente rappresentato dalle comparse delle Contrade, che ebbero modo di lamentarsi assai, perché la cerimonia si tenne sotto una pioggia battente che rovinò tutte le monture. E, infatti, piove a dirotto quel giorno ma si racconta che l’ingegner Giuseppe Pianigiani, progettista e realizzatore della ferrovia, sia restato per tutto il tratto sulla locomotiva insieme al macchinista “per dimostrare nei diversi tratti di via, dove poteva accrescersi la velocità e dove era necessario moderarla e camminare con prudenza”.
Al termine del viaggio Pianigiani viene insignito dal granduca della decorazione dell’Ordine di San Giuseppe. La domenica seguente i festeggiamenti proseguirono con un Palio straordinario alla presenza della famiglia granducale, e tutto era stato predisposto affinché la vittoria arridesse alla Tartuca o all’Aquila, che avevano colori e stemmi graditi al nutrito stuolo di aristocratici filo-lorenesi che assistevano alla corsa; ed invece prima al bandierino giunse l’Oca con il Gobbo Saragiolo, esaltando i liberali senesi che ormai stavano adottando proprio i colori del rione di Fontebranda come simbolo dell’unità e dell’indipendenza italiana.
Con il treno, adesso, era possibile andare a Firenze, tramite la coincidenza di Empoli, in due ore e mezza, risparmiando più di tre ore rispetto a quanto impiegava la diligenza, anche se il successo del nuovo mezzo di trasporto non fu proprio eclatante. La Galleria di Montarioso (detta anche Galleria del Granduca), che permetterà ai treni di partire dal luogo dell’attuale stazione ferroviaria, sarà terminata l’anno successivo e il primo treno la percorse il 18 settembre 1850. Con i suoi 1.516 metri risultò, ancorché per pochi anni, la più lunga d’Italia e fu la consacrazione di Giuseppe Pianigiani che, però, poco più di un mese dopo, il 23 ottobre 1850, morirà.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti