Il 2 luglio del 1812 esordiva nell’Oca (ma alcune fonti dicono nell’Onda) Luigi Brandani, detto Cicciolesso. Era nato nel 1786 e sarebbe morto nel 1843. Nella sua carriera corse 28 palii e ne vinse quattro: nella Tartuca (proprio nell’agosto successivo al suo palio di esordio); nell’Istrice nel 1823 e nell’Oca nel 1824. Il suo ultimo palio vinto fu nel Nicchio (agosto 1826) al quale seguì poi una serie di palii corsi senza successo fino all’ultimo disputato, nel Leocorno, nel 1841 (anche se un manoscritto anonimo dice che corse nella Civetta nel luglio 1842).
Era il più imparentato dei fantini: erano infatti tutti fantini tre fratelli, due cognati, il suocero, un nipote, un genero e due figli avuti da due mogli. Le mogli no: non facevano le fantine, ma una di esse teneva una bettola abusiva. E del resto anche lui, Cicciolesso, finì nelle carte della polizia per la bisca clandestina che gestiva nei Pispini.
Personaggio, insomma, rocambolesco, fu un capo-matto anche nel palio: nell’agosto agosto 1814, correva nel Nicchio e cercò di impedire la vittoria dell’Oca saltando acrobaticamente dal suo al cavallo di Fontebranda (su cui correva Piaccìna) e chi era in Piazza vide lo spettacolo circense di un cavallo montato contemporaneamente per un giro da due fantini. Ovviamente, alla fine della corsa, Cicciolesso dovette – come dire? – dare delle esaurienti spiegazioni agli Ocaioli che lo spettacolo non lo avevano trovato per niente di loro gusto.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti