Il 27 settembre 1824 si disputa l’unico Palio di questo anno dato che, essendo morto il 18 giugno il granduca di Toscana Ferdinando III, in segno di lutto, vengono sospese le Carriere.
I Capitani, però, chiesero e ottennero dal Governo di poter recuperare la corsa a fine settembre e se inizialmente la data prescelta era stata il 26, per le forti piogge, si tenne il giorno successivo. La corsa, dicono le cronache, fu davvero bella e lottata tanto che Tartuca, Pantera e Oca arrivano praticamente insieme al bandierino, ma l‘Oca (il fantino era Luigi Brandani detto Cicciolesso) sopravanza per la sola testa del cavallo ma come tale è riconosciuta vincitrice.
La decisione non viene digerita soprattutto dai tartuchini, nascono subito gravi disordini e il drappellone viene strappato. I fatti ce li racconta proprio il cancelliere dell’Oca, Mastacchi, nel “Libro delle Deliberazioni e Memorie” (anni 1746/1850): «I tartuchini sempre prepotenti pretendevano il Palio perchè nel tenersi i Fantini dell’Oca e della Pantera presso la vincita ivi giunti si arrestarono e la Tartuca invece continuò la corsa. Consegnato il Palio all’Oca un audace tartuchino ebbe il temerario ardire di portare le mani nel palio (drappellone) e farci uno strappo per circa la metà, ma buon per lui che gli riusci sottrarsi e salvarsi le spalle da una tempesta di pugni. Sappiano i posteri che fino da allora si giurò di far vendetta ed alla prima occasione ed in caso simile».
di Maura Martellucci e Roberto Cresti