Il 4 agosto 1686 la Contrada della Giraffa, alla ricerca di una sede stabile nella quale officiare, si rivolge alla Compagnia del Suffragio con la richiesta di poter utilizzare l’oratorio ricavato negli ambienti sottostanti la basilica di Provenzano, che la Compagnia officiava dal 20 luglio 1601.
In cambio dell’ospitalità la Giraffa offre il Palio vinto il 28 luglio oltre ad una libbra di cera l’anno. La Congregazione accetta ma negli anni, come succede anche ad altre Contrade che si trovano a spartire i luoghi sacri, i rapporti di convivenza diventano difficili e, dopo il rifiuto di accogliere l’immagine della Madonna del Fosso (un affresco collocato tra via del Fosso e via dei Baroncelli, inseparabile icona religiosa della Contrada) i ,giraffini lasciano questa sede nel 1714.
I Contradaioli, da allora, cambiano varie sedi religiose fino ad officiare in San Pietro a Ovile. Con la soppressione, nel 1785, delle Compagnie Laicali sparisce anche la Compagnia del Suffragio e i locali sottostanti Provenzano vengono addirittura venduti ad un mercante di granaglie che li trasforma in magazzino.
Ma i giraffini non si arrendono e nel 1824, quando il parroco di San Pietro a Ovile torna ad officiare nella basilica di Provenzano, ottengono in usufrutto perpetuo gli spazi del magazzino che corrispondevano a gran parte del loro vecchio oratorio. E qui la Contrada Imperiale della Giraffa officia ancora oggi.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti