Il 5 luglio 1750, domenica, si corse il Palio dedicato alla Madonna di Provenzano. Il Palio fu vinto dalla Giraffa su un cavallo sauro e con Domenico Laschi detto Bechino, alla sua settima vittoria sul Campo (trionferà un’ultima volta nel luglio del 1752 nella Chiocciola). Il premio era di 60 talleri.
La regola di spostare alla prima domenica utile la Carriera di luglio, era dovuta al fatto che, a partire dal 1° gennaio, il granduca di Toscana dispose che la Signoria che reggeva la città poteva uscire da Palazzo Pubblico solo nei giorni festivi. Di conseguenza vennero abolite, se cadevano durante la settimana, tutte “le ferie e gironi feriati, ancorché statutari, votivi e di consuetudine”.
Stando a questo non avrebbe certo potuto assistere alla corsa del Palio per cui nel giugno 1750 “fu dalla Balia determinato che anco la festa della Visitazione di Maria Santissima, che si celebra nella chiesa di Provensano, fusse come tutte l’altre trasferita alla domenica dell’ottava, che v’intervenisse la Signoria, e che si corresse nella Piazza il premio colle Contrade”.
Il provvedimento, di fatto, durò pochi anni e venne abolito nel 1759, quando si tornò a correre il 2 luglio (era lunedì), dato che, “in quest’anno con rescritto del sovrano fu ritornata per sempre la festa nel giorno proprio della Visitazione”, come annota puntualmente Pecci nel “Giornale Sanese”.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti
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