Il 9 agosto 1773 venne affissa una notificazione del granduca, successivamente pubblicata anche nella Gazzetta Toscana, nella quale si ordinava che ogni venerdì si tenesse il mercato di qualunque specie di bestiame in Fontebranda.
L’area presso la fonte, tra l’altro, era stata individuata come mercato dei bovini già nel Trecento. Vale la pena ricordare che dalla metà dell’800, poi il mercato sarà spostato in Piazza d’Armi, fuori Porta Camollia, dove, fino al 1934, si potevano scambiare vendere e acquastare animali di ogni tipo ma, soprattutto bovini.
L’appuntamento più importante dell’anno, che richiamava visitatori da ogni parte del territorio era il “Fierone di Mezz’agosto”: giungevano così a Siena centinaia di allevatori con i buoi inghirlandati da campanine e fiocchetti rossi. La fiera del bestiame, del resto, faceva parte a pieno titolo del programma di festeggiamenti per la Madonna Assunta, patrona di Siena e delle sue terre, al pari delle celebrazioni religiose e di altre manifestazioni ludiche, compreso il Palio.
di Maura Martellucci e Roberto Cresti
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