Alle relazioni dedicate a Ildebrando Pizzetti seguiranno due concerti, tenuti dal Coro della Cattedrale di Siena e da quello dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico di Siracusa
L’Accademia Chigiana celebra Ildebrando Pizzetti (1880-1968) – compositore, critico, letterato, personalità significativa del Novecento musicale italiano – a cinquant’anni dalla scomparsa con una Giornata di studi a lui dedicata, realizzata in collaborazione con l’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, l’Opera della Metropolitana e l’Arcidiocesi di Siena, Colle Val d’Elsa e Montalcino.
Tra i primi collaboratori della rivista “La Voce” fondata a Firenze nel 1908 da Prezzolini, Pizzetti si adoperò con opere e opinioni per spingere la ricerca musicale italiana verso radici e tratti identitari “nazionali” al di là dell’eredità del melodramma ottocentesco. In bilico tra l’estetismo arcaizzante di d’Annunzio, di cui fu a lungo collaboratore, e il modernismo di Casella, con il quale fondò nel 1917 insieme a Malipiero e Respighi la Società Italiana di Musica Moderna, Pizzetti scelse di riferirsi ai miti fondativi del medioevo e della classicità ellenistica attraverso citazioni, procedure in prestito e reinvenzioni, tenendo sempre insieme le componenti letterarie e musicali.
La prima parte della Giornata, dalle 10 alle 13, sarà specificamente dedicata a uno dei campi di ricerca maggiormente battuti dal compositore, la relazione fra teatro classico e dramma musicale.
La seconda parte, dalle 15 alle 17.30, spazierà su argomenti che vanno dai rapporti tra Pizzetti e la Chigiana alle musiche di scena per il Teatro Greco di Siracusa, dagli esordi gregoriani di Pizzetti a un resoconto della sua figura di “classico contemporaneo”.
Ma gli esiti artistici di Pizzetti appaiono oggi ancora più chiari in particolare nel campo della musica corale. Per questo motivo, la Giornata offrirà ben due concerti, nei quali si esibiranno il Coro dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico di Siracusa, diretto da Marco Podda, e il Coro della Cattedrale di Siena “Guido Chigi Saracini”, diretto da Lorenzo Donati. Nel primo appuntamento, programmato alle 18 nel Salone dei concerti del Palazzo Chigi Saracini, l’ensemble siciliano proporrà composizioni di Gian Francesco Malipiero e Giuseppe Mulé scritte nella prima metà del Novecento per i Cicli di Spettacoli Classici del Teatro Greco siracusano, alle quali si affiancheranno le musiche del direttore Marco Podda, create anch’esse per le Coefore di Eschilo andata in scena nel 2014. Negli anni Trenta Pizzetti compose ben tre partiture destinate al Teatro greco, di cui il coro senese eseguirà nella seconda parte del concerto pomeridiano una selezione di brani dall’Agamennone di Eschilo (1930) e da Le Trachinie (1933) di Sofocle. Nel secondo appuntamento, previsto per le 21.15 nella Chiesa della Santissima Annunziata in Piazza Duomo, il Coro “Guido Chigi Saracini” intonerà musiche spirituali di grandi autori del Novecento, a cui seguirà la magnifica Messa di Requiem scritta da Pizzetti nel 1922.
L’ingresso a tutte le manifestazioni è libero.