A San Gimignano il Chigiana International festival porta in scena “A man in a room, gambling”

L’iconico capolavoro di Gavin Bryars, “A man in a room, gambling”, torna in scena questa sera, alle 21.15, alla galleria continua di San Gimignano. Così, il Chigiana International festival & summer academy, insieme al festival Orizzonti verticali di San Gimignano, vogliono far rivivere l’opera su testi dello scultore spagnolo Juan Muñoz, uno dei più importanti artisti degli ultimi decenni, incentrata sul tema della prestigiazione e del paradosso, realizzata originariamente come opera radiofonica per la Bbc di Londra.

Un evento il cui significato viene ulteriormente amplificato dalla concomitanza del concerto con l’esposizione del grande artista cinese dissidente Ai Weiwei intitolata Neither Nor, in mostra presso la galleria. Nella sala principale della galleria, avvolti dalle atmosfere dense e dai messaggi plurimi delle opere di Ai Weiwei, andrà in scena il concerto-performance che vedrà l’esecuzione di  “A man in a room, Gambling” del contrabbassista e compositore di punta della scena inglese contemporanea Gavin Bryars. L’opera è scritta per voce recitante (l’attore Angelo Romagnoli) e quartetto d’archi, le cui sonorità saranno affidate al Quaretto Noûs, tra gli ensemble più apprezzati del panorama musicale odierno, composto da Ekaterina Valiulina e Alberto Franchin al violino, Sara Dambruoso alla viola e Riccardo Baldizzi al violoncello, ensemble che ha maturato una parte importante della propria crescita musicale presso i corsi estivi di alto perfezionamento in Quartetto d’archi e musica da camera dell’Accademia Chigiana. Assieme a loro, il grande contrabbassista Giuseppe Ettorre, primo contrabbasso dell’Orchestra del Teatro alla Scala, nonché docente all’Accademia Chigiana, interverrà nella tessitura di questa “azione sonora” come una sorta di alter ego del compositore, come se raccontasse una storia parallela dalla sua prospettiva personale.

L’opera nasce dall’incontro di Gavin Bryars con lo scultore spagnolo Juan Muñoz nel 1992 quando Artangel, nota associazione culturale londinese che dal 1985 produce importanti progetti artistici, propose a Bryars di comporre una serie di brani destinati alle trasmissioni radiofoniche britanniche. L’idea iniziale di “A man in a room, gambling” fu di Muñoz, che scrisse dieci testi in cui descriveva come manipolare le carte da gioco, o meglio, quali trucchi utilizzare in base alle circostanze. Parte di questi testi traggono ispirazione dal libro The Expert at the Card Table scritto nel 1902 da S. W. Erdnase, un manuale che ancora oggi viene considerato indispensabile per imparare giochi di prestigio e trucchi con le carte. L’intenzione era quella di registrare brani della durata di cinque minuti esatti, da collocare prima dell’ultimo giornale radio della sera, in modo che potesse essere ascoltato con la stessa predisposizione con cui si ascoltano le previsioni metereologiche. Bryars decise di accompagnare ogni testo con un quartetto d’archi, che avrebbe suonato utilizzando lo stesso tempo per ogni brano, con la semiminima a 60 di metronomo. La forma dei pezzi cerca di seguire la struttura del testo: un preambolo descrittivo, l’azione di prendere le carte e di mescolarle, la tecnica di manipolazione e la rivelazione del risultato. L’accompagnamento degli archi crea atmosfere suggestive con formule compositive che ora svolgono una funzione descrittiva, accompagnando i testi di Muñoz, ora se ne distaccano, provocando un senso di smarrimento e di straniamento nell’ascoltatore.

L’opera sarà riproposta in una nuova veste rispetto al progetto originale radiofonico, per poter essere eseguita dal vivo. L’obiettivo resta, però, quello di ricreare anche nella performance dal vivo una determinata condizione d’ascolto che possa suscitare nel pubblico l’impressione di un’attività che si sviluppa in uno spazio immaginario, teso a stimolare la ricerca di significati in un orizzonte popolato da ambiguità.

“La realizzazione di tale progetto – spiega Tuccio Guicciardini, direttore e ideatore del Festival Orizzonti Verticali – consolida la preziosa collaborazione con l’Accademia Chigiana, che portiamo avanti da alcuni anni. Con il direttore artistico del Chigiana International Festival & Summer Academy, Nicola Sani, abbiamo ritenuto che un simile progetto fosse perfetto per unire da un lato il linguaggio contemporaneo che è impronta caratterizzante dei due festival e dall’altro la mission della Galleria Continua di San Gimignano, oggi autentica protagonista dell’arte contemporanea in Italia. Inoltre – prosegue Tuccio Guicciardini – l’unione e lo stretto legame tra musica e arte, che si fa performance dal vivo, vuole incentivare quel ritorno ad una collaborazione feconda tra le arti andata oggi allentandosi, che guarda a quanto avveniva un tempo con esempi meravigliosi come quelli raggiunti da Jannis Kounellis e Arnaldo Pomodoro negli anni ’70”.

Contemporaneamente, questa sera alle 20, il violino di Ilya Gringolts, insieme alla viola di Lawrence Power e al violoncello Nicolas Altstaedt, incanterà Asciano. Nella chiesa di San Francesco, insieme al Collegium vocale crete senesi, i tre musicisti si prodigheranno in un’esibizione che svarierà da Martin e Klein fino a Schonberg e Beethoven.

Biglietti disponibili online e presso la biglietteria di Palazzo Chigi Saracini (lunedì-sabato ore 11-18); il giorno del concerto la vendita proseguirà presso le rispettive sedi di concerto, a partire da due ore prima dello spettacolo. Per informazioni, prenotazioni e acquisto biglietti consultare il sito www.chigiana.org o contattare la biglietteria chiamando lo 0577-220922 (11-18 esclusa la domenica) o inviando una email a biglietteria@chigiana.org.