Accademia dei Fisiocritici, 328 anni di vita. Il bilancio del presidente Cresti

328 anni e non sentirli, davvero. Perché l’Accademia dei Fisicocritici con il suo Museo di storia naturale sono tra le prime realtà europee, da Siena, per il valore e i numeri di materiale curato ed esposto.

Nella festa del suo patrono San Giustino l’Accademia dei Fisiocritici ha inaugurato il 328° Anno Fisiocritico. La cerimonia si è svolta in due momenti: al mattino la consegna del diploma a 32 nuovi soci corrispondenti italiani e ad 1 estero presentati dal segretario generale Paola Lusini; al pomeriggio la cerimonia solenne aperta dalla relazione del Presidente a cui sono seguiti i saluti istituzionali, la prolusione del prof. Antonio Federico e la consegna del diploma a due soci onorari.

Il presidente Mauro Cresti ha tratteggiato quanto fatto per realizzare gli obiettivi primari dichiarati lo scorso anno, in particolare per la creazione di un museo diffuso che renda l’Accademia sempre più partecipe della realtà cittadina e dell’identità senese. “Su questo fronte si è molto lavorato – ha affermato il prof. Cresti – nel senso di consolidare ed ampliare le collaborazioni a 360° col mondo della cultura, delle imprese e soprattutto con le istituzioni che insistono sul territorio, in modo che l’Accademia sia sempre più una presenza fattiva e visibile per la città, le sue scuole di ogni ordine e grado, i cittadini e i turisti”. Molte le collaborazioni in atto per specifici progetti che spaziano in vari ambiti della cultura, dell’arte, della didattica e della ricerca. Proprio alla ricerca, condotta da e in Accademia, è stato dato nuovo impulso “sia per valorizzare il suo patrimonio museale con studi su reperti e collezioni, sia per contribuire alla conoscenza del territorio e alla tutela ambientale in sinergia con ricercatori universitari”. Riferendosi alla scarsità di risorse umane e finanziarie, il presidente ha terminato il suo discorso con un accorato appello alle Istituzioni: “se credete nell’Accademia dei Fisiocritici, non lasciatela da sola. Il suo compito ha una valenza sociale oltre che culturale, è un patrimonio che abbiamo la fortuna di avere nella nostra città ma è anche un patrimonio del mondo. Sentitela come cosa vostra, sentiamola come cosa nostra, di tutti, non un affare riguardante solo i soci o chi oggi la dirige. Amatela e sostenetela: non basta la conservazione, occorre lo sviluppo perché siamo consapevoli che se non si va avanti, si va indietro.


Numerose le autorità presenti. Hanno portato il saluto all’Istituzione esprimendo grande apprezzamento per la sua attività: il Questore di Siena Maurizio Piccolotti, il Pro Rettore dell’Università di Siena Professoressa Sonia Carmignani, il Sindaco di Siena Bruno Valentini il quale si è impegnato a contribuire per aiutare l’Accademia ad ampliare l’orario di apertura al pubblico del suo Museo di Storia Naturale, l’unico nella provincia di Siena ad aver ottenuto il riconoscimento di rilevanza regionale.

La prolusione, affidata quest’anno al neurologo di fama mondiale e accademico fisiocritico, prof. Antonio Federico, ha riguardato un argomento di ambito medico di grande attualità: “La lezione delle malattie neurologiche rare in circa 50 anni di attività nella ricerca e nell’assistenza”. Nella sua relazione il prof. Federico ha esposto quello che tale gruppo di malattie, anche dette orfane, gli hanno insegnato sotto il profilo umano – per i contatti con pazienti e famiglie, sottoposti spesso a lunghi e frustranti viaggi della speranza – e sotto il profilo scientifico. Ha trattato poi della difficoltà diagnostica e dell’enorme contributo che la ricerca su queste malattie ha dato alla scienza, sia perché attraverso di esse si sono scoperti nuovi geni e nuove proteine aprendo innovative prospettive terapeutiche, sia anche perché esse possono rappresentare interessanti modelli di riferimento per malattie più frequenti.

Numerosissimi gli incarichi, nazionali ed internazionali del Prof. Federico: è stato Presidente della Società Italiana di Neurologia e attualmente è Presidente del Comitato Scientifico della European Academy of Neurology, Co-Chairmen di un Gruppo di lavoro della World Federation of Neurology e Coordinatore per la Regione Toscana del settore delle Malattie Neurologiche Rare. Ha collaborato alla definizione di molte malattie neurometaboliche, contribuendo per alcune di esse alla individuazione di meccanismi patogenetici e di prospettive terapeutiche.

Momento conclusivo della manifestazione è stata la consegna del diploma di accademico onorario a due eminenti personalità scientifiche: il prof. Paolo Costantino, ordinario di Biologia molecolare all’Università La Sapienza di Roma e Accademico dei Lincei, e il Dott. Michele Maio, direttore del Centro di Immuno-Oncologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Senese.