Cultura

“Ai Weiwei. Who Am I?”, oltre 44mila visitatori alla mostra ‘evento’ bolognese

Boom di accessi per la mostra “Ai Weiwei. Who Am I?” ospitata a Bologna, a palazzo Fava. L’esposizione, promossa da Fondazione Carisbo nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae e prodotta da Opera Laboratori, ha raccolto un eccezionale riscontro di pubblico, con un totale di 44.723 visitatori, confermando l’interesse e l’attenzione che l’opera dell’artista cinese suscita a livello internazionale. In particolare, si è registrata una notevole partecipazione dei visitatori alle attività didattiche, con 164 iniziative che hanno coinvolto complessivamente quasi tremila utenti.

L’arrivo di Ai Weiwei a Bologna è stato un vero e proprio evento culturale, una scommessa vinta da Opera Laboratori, che ha creduto fermamente nell’importanza di portare nella città felsinea un maestro dell’arte contemporanea. La mostra ha offerto un percorso immersivo nel linguaggio espressivo di Ai Weiwei, con opere iconiche e altre inedite che hanno interrogato il pubblico su tematiche sociali, politiche e identitarie.

«Grati al Maestro Ai Wewei per averci consentito di realizzare a Bologna la sua prima mostra personale, crediamo che la positiva ricaduta per la nostra città anche in termini di riscontro di critica e di pubblico abbia consolidato le fondamenta della partnership con Opera Laboratori, per promuovere una nuova visione e valorizzazione delle sedi di Fondazione Carisbo come autentici centri di produzione e non più soltanto luoghi da visitare – commentano la Presidente della Fondazione Carisbo, Patrizia Pasini, e l’Amministratore unico di Genus Bononiae, Renzo Servadei –. Oltre alle esposizioni organizzate a Palazzo Fava, la gestione sinergica e integrata dei plessi ha visto rinnovato il percorso di visita del complesso monumentale di Santa Maria della Vita, l’allestimento museale di San Colombano reso più accessibile e inclusivo per una piena fruizione della Collezione Tagliavini e, lo annunceremo prossimamente, ci saranno novità anche per la biblioteca di San Giorgio in Poggiale.».

Soddisfatto anche il Presidente di Opera Laboratori, Beppe Costa: «Questa esposizione è stata una grande sfida e una grande opportunità. Portare un artista del calibro di Ai Weiwei a Bologna ha rafforzato il ruolo di Palazzo Fava come centro di produzione e divulgazione culturale di alto livello. Siamo orgogliosi di aver reso possibile questo evento; la nostra intenzione è quella di continuare su questa strada, offrendo progetti culturali di alto profilo per affermare Palazzo Fava come una sede espositiva di rilievo nazionale.»

La collaborazione tra Fondazione Carisbo e Opera Laboratori si afferma inoltre nello sviluppo di progettualità dedicate alla valorizzazione del patrimonio artistico bolognese, come dimostrano sia la ricca programmazione didattica all’interno delle varie sedi sia il potenziamento dell’offerta all’interno del complesso di Santa Maria della Vita. Allo stesso tempo, si lavora per rendere l’esperienza culturale sempre più accessibile e inclusiva, come evidenziato dai recenti progetti sul Museo San Colombano e sui laboratori a Palazzo Fava. Grazie a questa sinergia, Genus Bononiae sta consolidando la sua missione di hub culturale dinamico, aperto alla contemporaneità e alla sua comunità.

Palazzo Fava si prepara ora ad accogliere una nuova esposizione per il periodo estivo. Dal 30 maggio al 20 luglio 2025, sarà infatti la volta di una mostra dedicata a Louise Nevelson (Kiev 1899 – New York 1988), una delle artiste più significative della scultura del XX secolo. Il progetto espositivo, realizzato da Associazione Genesi, in collaborazione con Fondazione Carisbo e Opera Laboratori nell’ambito del progetto culturale Genus Bononiae, è curato da Ilaria Bernardi e realizzato grazie alla partecipazione della Fondazione Marconi di Milano. La mostra proporrà un approfondimento sulla poetica e sulle innovazioni artistiche di Nevelson, con una selezione di opere che ne ripercorrono il percorso creativo e il contributo al dibattito artistico del suo tempo.

marco crimi

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