Al Trio Rinaldo l’Oscar della musica italiana: “Così viene valorizzato il lavoro delle istituzioni senesi”

Il riconoscimento è considerato come l’Oscar della musica classica e va ad un’eccellenza con una decisa impronta senese. Leonardo Ricci, Rebecca Ciogli, Lorenzo Rossi, membri del Trio Rinaldo, si sono aggiudicati il premio Franco Abbiati nella sezione Piero Farulli, dedicato ai migliori talenti emergenti.

La formazione è composta da ragazzi poco più che ventenni che hanno mosso i primi passi al conservatorio Rinaldo Franci e che hanno maturato il proprio percorso di crescita anche alla Chigiana.

“Non ce l’aspettavamo ed è stata una bellissima notizia che ci ha riempiti di gioia – esordisce Leonardo Ricci, al violini – . Questo risultato è molto importante, e se si guardano i nomi dei vincitori precedenti, si trovano artisti di grande rilievo. Speriamo che ci possa dare una spinta in avanti, perché, pur essendo una ensemble giovane, siamo molto uniti e condividiamo un’idea precisa di come vogliamo fare musica. Speriamo che questo riconoscimento ci dia l’opportunità di continuare su questa strada per molto tempo”.

Tra i loro maestri ci sono stati anche grandi della musica, come Boris Belkin, Salvatore Accardo, David Krakauer, Ilya Gringolts, Lilya Zilberstein, Bruno Giuranna e Clive Greensmith. Nel loro curriculum anche concerti alla Micat in Vetice e al Chigiana international festival. Non mancano gli obiettivi futuri.

“Per i prossimi impegni abbiamo innanzitutto una residenza artistica nel Regno Unito, al Britten Pears, dove parteciperemo a masterclass, lezioni e avremo varie occasioni per suonare – dice invece Rebecca Ciogli, violoncello – . A seguire, ci saranno diversi concerti organizzati dai conservatori di Siena, Perugia e Terni, in un progetto che coinvolgerà anche altri giovani musicisti. In estate, parteciperemo all’Emilia Romagna Festival e al Festival delle Nazioni, quest’ultimo incentrato sulla Francia, grazie a un concorso che abbiamo vinto l’anno scorso”.

Un altro premio Franco Abbiati se lo è aggiudicato il talento chigiano Ettore Pagano. Due segnali importanti per Siena città della musica. “Per questa città è sicuramente una bellissima notizia, che valorizza il lavoro svolto dalle varie istituzioni musicali – osserva Lorenzo Rossi, pianista – . Prima ricordavo sia il Franci che l’Accademia, ma anche Siena Jazz, che è un altro fiore all’occhiello. L’augurio è che questa vittoria possa portare maggiore attenzione verso queste istituzioni, che sono veramente eccezionali a livello mondiale, non solo italiano o europeo. Basta pensare ai partecipanti ai corsi estivi della Chigiana: ci sono rappresentanti da circa cinquanta paesi in tutto il mondo. Nei mesi estivi, Siena accoglie i migliori artisti della scena musicale italiana e internazionale”