Alla Chigiana ricordando Steve Lacy, gigante del jazz

Il sassofonista Roberto Ottaviano e Francesco Martinelli ospiti dell’Accademia Chigiana  in una serata dedicata al gigante del jazz Steve Lacy

Domani ci sarà l’ultimo appuntamento con Note a piè di pagina. Alle 21 a Palazzo Chigi Saracini avrà luogo un incontro dedicato a Steve Lacy, gigante della musica del Novecento, e a un libro di Jason Weiss “Conversazioni con Steve Lacy”, che ne raccoglie la voce in 34 interviste come il diario di un’esistenza in viaggio. Ospiti prestigiosi della serata: Roberto Ottaviano, maestro indiscusso del sax soprano, “erede” artistico di Lacy, e Francesco Martinelli, direttore del Centro Studi sul Jazz “Arrigo Polillo” che ha tradotto il libro per ETS.

La parabola artistica di Lacy, svoltasi nel secondo Novecento, contiene tutta la storia del jazz e arriva prodigiosamente ad anticiparne il futuro. Nato nel 1934 in una famiglia di ebrei russi, pur avendo cominciato giovanissimo con i suoni tradizionali del Dixieland, negli anni ’50 Lacy partecipa attivamente con Cecil Taylor e Gil Evans ai movimenti che avrebbero trasformato per sempre la musica afroamericana. Lo fa all’insegna di Monk, ma anche lasciandosi contagiare dall’Europa e da artisti di altro genere: poeti come Beckett o Cvetaeva, danzatori, scenografi, fotografi, cineasti, esponenti dell’Arte Povera e performers del Living Theatre. Vivendo in Italia prima, e poi a lungo in Francia, l’arte di Lacy è maturata anche grazie alla collaborazione di Irene Aebi, cantante e strumentista svizzera incontrata a Roma nel 1966, e divenuta presto sua moglie. Dopo un’esperienza berlinese, nel 2002 arriva l’offerta di una cattedra al New England Conservatory of Music, e con essa la possibilità di tornare negli USA, dove morirà due anni dopo.  Lacy ha sempre cercato la libertà nell’arte attraverso la coscienza del limite, in un lavoro di ricerca mai sazio. Proveremo a rintrecciare i fili della sua genialità, riascoltando l’eco delle sue composizioni nel sassofono di Ottaviano e della sua voce attraverso le pagine di Weiss tradotte da Martinelli.

L’appuntamento, condotto da Stefano Jacoviello, è a ingresso libero.