Lo stendardo processionale dipinto da Vasari nel 1549 per la Compagnia di San Giovanni Battista dei Peducci, costituito da due raffinatissime tele raffiguranti la Predica del Battista e il Battesimo di Gesù, sarà al centro di “Si è mangiato altro che pane e messer Giorgio. Fortuna critica e nuove ricerche sullo Stendardo dei Peducci”, la mostra dossier a cura di Serena Nocentini che sarà allestita da domani al Museo diocesano di Arte Sacra di Arezzo. Le capacità del Vasari pittore verranno messe in luce, oltre che da questo capolavoro che ben rappresenta il nucleo di opere vasariane custodite al Museo, da tele sotto alcuni aspetti inedite riscoperte nella badia delle Sante Flora e Lucilla e riportate alla luce e restaurate per l’occasione. Non solo: anche la Giostra del Saracino celebra Giorgio Vasari nell’anno a lui dedicato, esponendo presso il Palazzo Comunale due Lance d’Oro dedicate al poliedrico artista aretino in una mostra dal titolo “Il migliore nientedimanco tra tutti i legni che si adoperano alla scultura è il tiglio. I colori della Giostra”, che aprirà sabato 12 ottobre alle 11. Entrambe le iniziative si inseriscono nell’ambito di “Arezzo. La città di Vasari”, il sistema di esposizioni, eventi e celebrazioni per rendere omaggio al maestro aretino nei 450 anni dalla morte, promosso da Comune di Arezzo e Fondazione CR Firenze con Fondazione Guido D’Arezzo, in collaborazione con Direzione regionale Musei nazionali Toscana del Ministero della Cultura, Gallerie degli Uffizi, con la con la curatela del comitato scientifico presieduto da Carlo Sisi (entrambe le mostre sono visitabili fino al 2 febbraio 2025