Grandi capolavori come il San Girolamo di Albrecht Dürer o la Torre di Babele, un dipinto fiammingo del sedicesimo secolo, compongono una delle più importanti raccolte d’opere d’arte mai arrivate in Italia grazie alla passione per la collezione di alcune grandi famiglie italiane: i Gonzaga, gli Spannocchi e i Piccolomini. E’la Collezione Spannocchi che fu donata alla città di Siena nel 1835. I quadri, conservati in larga parte alla Pinacoteca nazionale ed al Museo Civico senese sono la testimonianza dell’arte delle Fiandre e del nord Europa e saranno in mostra al pubblico al Santa Maria della Scala da venerdì 14 dicembre fino al 5 maggio 2019. Sarà infatti inaugurata giovedì, 13 dicembre alle 18.30, l’ esposizione “La città ideale. Dürer, Altdorfer e i maestri nordici dalla Collezione Spannocchi di Siena”. La mostra si configura come una tappa del processo di ricomposizione della raccolta. In attesa della auspicata riunificazione dei dipinti, protagoniste saranno le opere fiamminghe e “nordiche” , esposte in un percorso tematico ed organizzate cronologicamente.I visitatori potranno cogliere lo spirito collezionistico che interessò dapprima i Gonzaga a Mantova (da cui proviene parte della collezione) e, successivamente, le famiglie Piccolomini e Spannocchi a Siena.La mostra è promossa dal comune di Siena, dal Santa Maria della Scala, dal Polo Museale della Toscana- Pinacoteca Nazionale di Siena e dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Siena, Grosseto e Arezzo, con il sostegno di Opera-Civita.
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