A San Casciano dei Bagni nella seconda parte di giugno ripartiranno gli scavi nella zona del santuario termale e alla necropoli di epoca etrusco-romana.
La settimana campagna di scavi dunque inizierà proprio a sette mesi di distanza dalla scoperta del più grande deposito di statue in bronzo di età romana ed etrusca dell’Italia antica ed uno dei più significativi del Mediterraneo: a novembre del 2022 furono ritrovate, tra i fanghi e le acque calde, ventiquattro opere grandi e centinaia di opere più piccole datate in un periodo che andava dal II secolo avanti Cristo al I secolo dopo Cristo. E poi riemersero anche 6mila splendide monete, che andavano dal I secolo avanti Cristo al IV secolo dopo Cristo.
Tra i ritrovamenti anche numerosi reperti archeologici in ottimo stato di conservazione, fra i quali diversi attrezzi medici come un bisturi e uno specillo. Rinvenimenti però erano già avvenuti nel 2020 nell’altare dedicato ad Apollo e pure nel 2021 e nell’estate del 2022.
Intanto è vicina a concludersi anche la partita del nuovo museo, che si troverà nel palazzo dell’arcipretura del comune in Val di Chiana e che ospiterà i tesori del Bagno Grande. A San Casciano si attende solamente la firma la conferma della firma del decreto del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e della firma del notaio sull’atto. “Ormai ci siamo”, è il commento soddisfatto che arriva dal borgo.
Lavori in corso infine anche per la mostra dei bronzi alle scuderie del Quirinale con un team che sta preparando l’esposizione per il mese di giugno.
MC