Venerdì 15 luglio, il Chigiana International Festival & Summer Academy entra nel clou con il concerto del Quartetto Prometeo e Matteo Cesari che spazieranno dalle musiche di Beethoven all’opera del maestro Sciarrino.
Dall’8 luglio, è iniziata la seconda edizione del “Chigiana International Festival & Summer Academy“, uno dei più importanti appuntamenti dell’estate musicale internazionale, che vede nuovamente l’Accademia impegnarsi in un viaggio volto a coinvolgere pubblico e appassionati della musica italiani e stranieri.
Grazie all’alta formazione musicale e ai nomi di spicco che prenderanno parte agli spettacoli e ai concerti del Festival, saranno riuniti elementi di innovazione e tradizione che si snoderanno in performance tradotte in arti e differenti linguaggi: da questo, il tema principale del Festival “Space in Sound – Spazio in Suono“.
La ricerca dello spazio attraverso il suono, trova terreno fertile nel lavoro di alcuni tra i più grandi compositori del nostro tempo e non solo, una galassia di immagini e suoni che si incontra con la Sound Art, a cui la Chigiana apre le porte per la prima volta.
Da questo venerdì, 15 luglio, alle 21.15 nella Chiesa di Sant’Agostino si entra nel clou del Festival con uno degli eventi più attesi del ricco palinsesto: il concerto d’archi del Quartetto Prometeo e del flauto di Matteo Cesari – fra i più celebri interpreti del repertorio contemporaneo –. In questo venerdì estivo, inseriti nel suggestivo scenario di Sant’Agostino, gli artisti si cimenteranno in “Alle fonti della Stravaganza“,composizione di Sciarrino, dedicata alla trascrizione per quartetto d’archi degli studi per tastiera di Domenico Scarlatti (saranno eseguiti i numeri 1, 2, 3, 4). Il Quartetto si impegnerà in una pagina “mitica” del repertorio classico, il Quartetto in do diesis minore op. 131 di Ludwig van Beethoven e, insieme, regaleranno al pubblico la prima esecuzione assoluta della versione integrale di “Trovare un equilibrio è necessario?”, opera del maestro Sciarrino per flauto e quartetto d’archi.
Un concerto che unisce le sonorità “antiche” di Scarlatti e Beethoven con lo sguardo sempre curioso e pieno di ricerca del compositore siciliano, quest’anno Leone d’Oro alla Carriera della Biennale di Venezia e docente dell’Accademia Chigiana, che introduce le pagine in programma con queste parole:
“Coscientemente o no, l’artista interpreta la storia, legge la complessità del mondo. Egli è tenuto a scegliere prospettive che altri non frequentano: altrimenti non raggiunge alcuna originalità, né si distinguerebbe dal contesto dove si trova a crescere. Ogni opera, almeno che tale voglia dirsi, non vuole genericamente proporre qualcosa, vuole invece cambiare la società. Quando è nuova brucia, di per sé problematica, pone domande. L’opera nasce inquieta e per questo dona, a chi lo sa cercare, il piacere della scoperta e della conoscenza. Per mezzo del linguaggio creativo siamo condotti al di là del quotidiano, di cui poi meglio comprenderemo il senso. I miei titoli hanno antica consuetudine con il punto interrogativo. […] Per la sua libertà di pensiero, nell’opera talvolta si determina una certa apparente disorganicità proprio a causa dell’impulso immaginativo: esso non può che presentarsi inusuale ed estremo. Normalizzare l’arte è, appunto, uno dei delitti più praticati dai politici contro la civiltà. La cultura li irrita in quanto si contrappone alle banalità comuni, a un divertimento che addormenta e non risveglia”.
Numerosi i premi e i riconoscimenti ricevuti dal Quartetto Prometeo, complesso residente della Britten Pears Academy di Aldeburgh: vincitore della 50a edizione del Prague Spring International Music Competition nel 1998, insignito del Premio Speciale Bärenreiter, del Premio Città di Praga e del Premio Pro Harmonia Mundi. Ha ricevuto anche il premio Thomas Infeld dalla Internationale Sommer Akademie Prag-Wien-Budapest. Nel 2012 riceve il Leone d’Argento alla Biennale Musica di Venezia e attualmente è quartetto residente all’Accademia Filarmonica Romana. È ospite di molte delle maggiori istituzioni concertistiche internazionali.
Dopo aver studiato flauto a Bologna e Modena, Matteo Cesari ha studiato fluto a Bologna e Modena, diplomandosi al Conservatorio di Strasburgo con il I Premio e la Specializzazione. Al momento sta studiando per il dottorato presso il Conservatoire Nationale Superieur di Parigi con Sophie Cherrier e facendo ricerca presso l’Università IV Sorbonne sempre a Parigi. È stato vincitore del premio Kranichsteiner a Darmstadt. Ha suonato con alcuni dei principali artisti viventi quali Pierre Boulez, Salvatore Sciarrino, Ivan Federle, Brian Ferneyhough, Stefano Gervasoni e Bruno Mantovani. Collabora con Salvatore Sciarrino nel corso di Composizione dell’Accademia Chigiana.
La stagione dell’Accademia Musicale Chigiana è sostenuta dalla Fondazione Monte dei Paschi ed è firmata dal direttore artistico Nicola Sani. Chigiana International Festival and Summer Academy 2016 si realizza grazie al contributo di Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Toscana, Banca Monte dei Paschi di Siena, Consorzio del Vino Chianti Classico. Inoltre, su alcuni progetti, si ringrazia l’Istituto per il Credito Sportivo, la Fondazione Lega del Chianti, il Comune di Sovicille, il Comune di Pienza, il Comune di Monticiano, il Comune di Castellina in Chianti, la Pro Loco di Casole d’Elsa, l’Associazione Culturale E20 Virtus di Poggibonsi, il Rotary Club Siena e il Rotary Club Siena Est, il Lions club di Siena e Lions Host di Arezzo.
I biglietti possono essere acquistati alle biglietterie autorizzate e sul sito www.chigiana.it. Per prenotazioni telefoniche, è possibile contattare il numero 0577 – 286300 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17.
In più, Palazzo Chigi Saracini, la storica sede dell’Accademia Musicale Chigiana, è aperto al pubblico per visite guidate alle sue numerose collezioni di pregio. Per prenotazioni e informazioni, consultare il sito www.chigiana.it o telefonare al 0577 – 22091.