Ieri mattina, nella Galleria d’arte Lombardi di Stefano Fantini, è stata presentata al pubblico la collezione di Riccardo Manganelli. L’allestimento vede esposta la produzione delle stampe dell’artista, prodotte in occasione dell’album ‘Figuriamoci Siena’, edito da ‘Il Leccio’ in collaborazione con il ‘Comitato Amici del Palio’. La serie è stata stampata in una serie limitata di dieci copie per ogni contrada (oltre a quella del comune di Siena). Ognuna delle produzioni artistiche è stata numerata da uno a dieci, è stata firmata in originale ed è stata rifinita nei particolari in oro zecchino. Da ieri è quindi iniziata ufficialmente la vendita di queste opere d’arte.
Riccardo Cerpi, l’editore, non è voluto mancare a questo importante appuntamento, e non nasconde tutta la sua soddisfazione: “La nostra attività editoriale, da sempre, è rivolta al senese e al mondo delle contrade e del Palio. Dare vita ad un’iniziativa come questa ci riempie di orgoglio e di entusiasmo. Stiamo dando valore ad un artista che fino ad oggi non aveva avuto troppa visibilità. È un autentico piacere farlo conoscere alla città e ai senesi e farli godere di una simile bellezza”. Cerpi conclude dando un’anteprima: “Dal 28 giugno, nei giorni del non-Palio, si allestirà una esposizione personale di Manganelli, nella Sala della Suvera”.
Presente anche Emiliano Muzzi, presidente del Comitato Amici del Palio, che parla di “una bellissima collaborazione”. “Abbiamo potuto apprezzare le sue opere -continua Muzzi all’interno dell’album, quindi è stata una bellissima sorpresa per noi del Comitato ma anche per la stessa città”. Infine, il presidente del Comitato, conclude ricordando l’iniziativa benefica dietro ‘Figuriamoci’: “Come tutti gli anni, quando prendiamo parte ad una iniziativa vogliamo fare della beneficienza. Quest’anno, abbiamo deciso di destinare parte del ricavato al fondo per il rinnovo delle monture di Piazza per le contrade”.
Presente anche Giovanni Mazzini, il curatore di ‘Figuriamoci’, che ha parlato del grande lavoro che si cela dietro la nascita dell’album. “Si parla di un lavoro di ricerca storica”, esordisce Mazzini, che continua “una ricerca anche in senso iconografico, portata avanti insieme Guido Bellini, non solo di immagini il più possibile perfette, ma anche per riuscire a mettere insieme l’album in una patina grafica che avesse una sua coerenza”. “La soddisfazione -conclude Mazzini- è enorme, prima nel vedere riconosciuto il lavoro di Riccardo Manganelli e poi negli apprezzamenti che riceviamo sistematicamente da ogni parte. Una soddisfazione, nella consapevolezza che questa galleria segnerà un punto nell’iconografia paliesca e contradaiola”.
Riccardo Manganelli, l’artista dalle cui mani sono nate le opere, è l’ultimo a prendere la parola. “Vedere tutte le mie immagini esposte è una bellissima sensazione: la conclusione di un lavoro e di una fatica che ha coinvolto tante persone”, spiega il pittore. “Sono soddisfatto del risultato -continua Manganelli-, ho provato a fare degli stemmi che potessero essere sintetizzati in qualcosa che andasse bene per una figurina molto piccola ma allo stesso tempo per qualcosa di più grande”. Manganelli poi si sofferma sul “tentativo”, che “è stato quello di riprendere gli animali in posa aggressiva, come se dovessero difendere il proprio popolo. La mia ispirazione sono state tutte quelle imprese delle compagnie militari dei tempi andati”.
Emanuele Giorgi
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