Julia Kent, musicista e compositrice canadese, arriva in Toscana per la prima volta a presentare i brani del suo ultimo album, Asperities. L’album è stato pubblicato a ottobre 2015 dalla prestigiosa label inglese Leaf Records, insieme ad altri pezzi tratti dagli album precedenti. Questa sera, quindi, sarà un 7 luglio all’insegna della musica che invaderà piazza Sant’agostino a San Gimignano: alle 22, Julia Kent suonerà nell’ambito nell’ambito della quarta edizione di “Orizzonti Verticali – Arti sceniche in cantiere”. Il festival diretto da Tuccio Guicciardini e Patrizia De Bari che si svolge a San Gimignano e Poggibonsi (Siena) dal 6 al 10 luglio 2016 e offrirà cinque giorni di teatro, danza, performance, musica, scrittura, poesia, incontri letterari, incontri tra artisti, operatori e pubblico, workshop e radio walk show.
Conflitto interiore, personale, globale, il senso di colpa, la paura, la minaccia della violenza. Sono questi i temi universali raccontati in Asperities che, pur avendo una forte componente cinematica, non ha nulla nelle sue tracce che evochi un happy ending hollywoodiano: è musica attraversata da tensione e oscurità. Registrato e mixato dalla Kent nel suo studio di New York e centrato su loop e strati di violoncello, su elettronica e suoni trovati, trasmette un senso di isolamento che è tanto più forte in un mondo sempre più interconnesso e iper connesso quale il nostro. Julia Kent compone la sua musica utilizzando il violoncello loops, suoni ambientali e tessiture elettroniche.
La Kent è nata a Vancouver e vive a New York. Compone facendo uso di violoncello, loops, suoni ambientali e tessiture elettroniche. La sua impronta musicale è stata descritta come “cinematica e impressionista”, “organica e forte”, e “impegnata e spiccatamente personale“. Dopo esperienze importanti e formative in band come Rasputina e Antony and the Johnsons, Julia Kent ha intensificato negli ultimi anni l’attività solista arrivando a realizzare ben quattro album e un ep. Delay (Important, 2007) era ispirato dalla riflessione sul disorientamento legato al senso del viaggio, Green and Grey (Tin Angels, 2011) evocava musicalmente il rapporto tra processi organici e tecnologia, mentre Character (il primo per la prestigiosa label inglese Leaf, uscito a marzo 2013) era un’esplorazione all’interno del sé, un viaggio nella propria geografia interiore. La musica della Kent è stata utilizzata nelle colonne sonore di diversi film (un suo brano figura in “This must be the place” di Paolo Sorrentino) e come accompagnamento di performance teatrali e di danza; ha suonato in Europa e Nord America, esibendosi durante festival come il Primavera Sound a Barcellona, il Donau Festival in Austria e l’Unsound Festival a New York.
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