La Madonna del Corvo è stata riportata ad antico splendore. E’ stato ultimato ed è stato presentato alla città il restauro del tabernacolo cinquecentesco che si trova nella contrada della Pantera e che fu realizzato dal Sodoma. L’intervento è stato voluto e finanziato dall’arte degli speziali, l’organizzazione di volontariato nata in seno alla contrada della Pantera. Un progetto tanto agognato e finalmente raggiunto: da anni, infatti, contradaioli e abitanti del rione chiedevano che si intervenisse sull’amata Madonna del Corvo per rimuovere l’antiestetica barra metallica centrale posta sulla protezione e procedere alla pulizia e al restauro conservativo.
Per questo motivo, sin dalla sua nascita, l’associazione dell’arte degli speziali ha discusso e preparato questo intervento di restauro che finalmente è compiuto e che è stato svelato ufficialmente e benedetto dal correttore della contrada don Aldo Lettieri. Il restauro, effettuato da Chiara Aulicino, ha interessato due diversi aspetti di questa opera visibile in via Stalloreggi e affrescata dal Sodoma intorno agli anni venti del Cinquecento: il tabernacolo in stucco e, appunto, l’affresco.
“La maggiore attenzione nel restauro del tabernacolo – spiega la restauratrice, Chiara Aulicino – si è concentrata sulla rimozione delle varie ridipinture applicate alla superficie originale degli stucchi nel corso dei secoli, cercando di mantenere una patina omogenea e rispettosa del tempo trascorso. Dopo la pulitura è stato necessario consolidare le superfici ed effettuare le varie ricostruzioni delle parti mancanti che sono state poi reintegrate a imitazione dell’originale; alla parte originale, invece, è stata applicato un protettivo ma non una patina, così da mantenere la cromia originale. L’affresco, staccato nel 1971 dal precedente restauro, non presentava grandi problemi: è stato quindi pulito dalle polveri depositate, con una revisione al ritocco pittorico che con il tempo si era indebolito”.
La presentazione del termine dell’intervento è stata anche l’occasione per un’accurata e interessante ricerca archivistica portata avanti da Alessandro Leoncini: la restituzione di questo lavoro sta nel volume “La Madonna del Corvo” edito dall’arte degli speziali e realizzato con Edizioni Il Leccio.