La Valdichiana racconta le sue emozioni nascoste attraverso gli scatti de “Lo stato delle cose”, la mostra fotografica dell’associazione culturale Altana ospitata dal 26 ottobre all’1 dicembre al Museo nazionale Etrusco di Chiusi.
Le immagini di Marco Rubegni e la cura di Alessia Posani danno vita ad un’esposizione che offre foto “in bianco e nero che riscoprono luoghi spesso dimenticati o liminali, in un percorso che collega il paesaggio e le comunità locali con le loro radici antiche”, si spiega.
Rubegni riporta “le connessioni più sottili di un territorio ricco di storie ancora non narrate – aggiungono gli organizzatori -. Ogni scatto, studiato con cura, invita il visitatore a rallentare e riflettere, favorendo un contatto profondo con la realtà circostante. L’uso della pellicola analogica, lungi dall’essere una scelta puramente stilistica, diventa un mezzo per restituire la complessità del paesaggio e delle sue trasformazioni, catturando la quotidianità con le sue imperfezioni e le sue sfumature più autentiche. Il bianco e nero, la pellicola ai sali d’argento e le stampe sempre in formato analogico, si dimostrano particolarmente adatte a ri-creare un’atmosfera senza tempo, in cui il passato e il presente dialogano e si compenetrano, dando vita a un’esperienza suggestiva per il visitatore”, viene evidenziato .
“L’utilizzo della pellicola è un invito alla lentezza e alla riflessione, le quali permettono di approfondire il contatto con la realtà circostante. Il bianco e nero è un linguaggio a sé, evocativo e immaginifico. Riesce a suscitare e stimolare più che descrivere. Le forme sembrano quasi assenti nel loro vagare all’interno del foglio bianco”, racconta il fotografo che ha spiegato il suo lavoro sul campo.
“Sono immobili, statiche nella loro dimensione più eterea e sfuggente – continua-. Eppure alcune di queste respirano, sono ariose e leggere mentre altre sembrano sprofondare in quelle ombre chiuse che le definiscono. Ogni fotografia è stata studiata con cura per restituire la complessità del territorio e delle sue trasformazioni”.
Accanto alla mostra anche due altre azioni che arricchiscono l’esperienza del lavoratore: i dieci video realizzati dagli studenti della classe IV B dell’istituto Agnolo Poliziano di Montepulciano con l’intelligenza artificiale, che rigenerano aree degradate; e poi il podcast “Eco_Regeneration”, curato dall’autrice Elisa Porciatti, che narra i mesi di progettazione della mostra.
Il progetto è realizzato con il sostegno del bando Reset III di FMPS e vede, tra i collaboratori, anche Banca Centro.
L’apertura sarà il prossimo sabato 26 ottobre alle 17 al Museo Nazionale Etrusco , in via Porsenna 93 a Chiusi. La mostra resterà aperta dal 27 ottobre al 1 dicembre. Gli orari: da lunedì al sabato dalle 8.30 alle 19.20; domenica e festivi dalle 8.30 alle 13.20
Ingresso compreso nel biglietto del museo.
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