Nuovi servizi della Pinacoteca Nazionale per i visitatori: al via le prime audioguide multilingue con QR code

Sviluppo, innovazione, rinnovamento delle sale e sguardo verso il futuro. Si è parlato di questo nella conferenza di oggi alla Pinacoteca Nazionale di Siena, dove sono stati presentati i nuovi strumenti a servizio dei cittadini e del museo, che arrivano alla conclusione di un primo periodo di grande crescita dell’istituzione e all’inizio di una nuova fase che vedrà il completo rinnovamento delle sale nel 2026. In primo luogo, sono state presentate le nuove audioguide multilingua, scaricabili gratuitamente tramite QR code.

“Siamo tra i primi a fornire un’audioguida multilingua – commenta il direttore Axel Hemery – in italiano, inglese, francese e, per adesso in forma testuale, anche in spagnolo. L’articolazione è molto flessibile e permette a ciascuno di costruirsi un proprio percorso di visita. Gli audio accompagnano il visitatore con testi storici e storico-artistici sulle principali opere del museo, fornendo le principali informazioni sulle opere e qualche curiosità. Per chi viaggia in famiglia, con bambini in età scolare, è possibile ascoltare, con le stesse modalità, degli audio con un linguaggio più semplice, con contenuti accattivanti e interessanti, adatti per chi voglia condividere l’esperienza della visita con i più piccoli. Oltre alle audioguide sono inoltre presenti, su cinque dipinti, delle installazioni sonore realizzate da Giulio Aldinucci, che permetteranno di immergersi all’interno dei dipinti e sono particolarmente consigliate per chi si voglia soffermare a osservare e magari disegnare difronte alle opere”.

L’occasione poi, per presentare il report 2024 dei Musei Nazionali di Siena, che oltre a tracciare un bilancio dell’anno appena trascorso, è un vero e proprio excursus delle attività svolte a partire dal 2022, con uno sguardo verso il 2026, un momento significativo di cambiamento organizzativo e in prossimità del cantiere di efficientamento energetico che rinnoverà anche l’allestimento della Pinacoteca.

“Dopo gli ultimi decenni – spiega il direttore Axel Hémery – , indecifrabili e altalenanti tra brevi vampate di entusiasmo e lunghi periodi di stallo, essenzialmente per mancanza di personale e di fondi, in anni recenti i Musei Nazionali sono riusciti a riguadagnare l’attenzione e l’affetto della cittadinanza, anche grazie alle alleanze con gli enti e le associazioni locali. Il report è un’opera collettiva che poteva nascere solo in un periodo di consolidamento delle forze e degli obiettivi, col distacco necessario per un bilancio approfondito dell’operato”.