“La televisione è un medium di massa che può mercificarci e alienarci”: questo è Pier Paolo Pasolini e questa è una delle sue frasi celebri che lo ha reso quel “Gigante del Novecento”, il nome della mostra a lui dedicata, che è finalmente arrivata a Siena a palazzo Patrizi.
Una mostra nata a Modena nel 2022 per omaggiare il grande artista a cento anni dalla sua nascita. Quadri di ogni tipo, che raccontano Pasolini in tutte le sue forme: dall’amore per la mamma, lo sport, la letteratura, la filmografia fino alla sua vita privata.
L’uomo, che ha contribuito a far salire alla ribalta l’autore del Novecento, è il professor Francesco Ricci che con il suo saggio “Lessico essenziale. Introduzione a Pasolini in 33 voci” è stato la fonte d’ispirazione per gli studenti del liceo artistico di Modena, che hanno restituito al pubblico i quadri esposti.
“Guardando le opere esposte mi viene in mente una domanda – spiega Francesco Ricci -: quale altro grande artista del ‘900 si presta ad essere tradotto in figura dai giovani studenti? Credo che nessuno, a parte Pasolini possa fare questo e grazie soprattutto alle sue mille sfaccettature. È un personaggio che incuriosisce molto e in cui i giovani si immedesimano al meglio. Non nascondo che con l’amministrazione comunale stiamo lavorando per far conoscere alla città anche altri grandi personaggi, che hanno scritto la storia del Novecento. Abbiamo in cantiere mostre, anche al Santa Maria della Scala, che speriamo possano appassionare i cittadini e i visitatori”.
I ragazzi del liceo artistico di Modena, oltre alle rappresentazioni pittoriche, hanno raccontato le opere esposte, che coincidono con le 33 voci di Ricci, come confermato anche dalla curatrice, la professoressa Filomena Cataldo.
“Il saggio del professor Ricci è stato fondamentale per i ragazzi – spiega Filomena Cataldo – e loro sono stati bravissimi nel rappresentarlo. Visitando la galleria, infatti, possiamo fare un percorso di introspezione che ci porta man mano a conoscere l’uomo Pier Paolo Pasolini. Purtroppo, non sempre nelle scuole viene studiato questo personaggio per via delle sue controversie, ma lavorando con questi ragazzi ho notato che sono proprio quelle caratteristiche ad affascinarli e a dare loro un libero sfogo alla fantasia”.
La mostra durerà fino all’11 febbraio alla galleria Olmastroni di palazzo Patrizi. Dal lunedì al giovedì sarà aperta dalle 14.30 alle 18.30, mentre dal venerdì alla domenica dalle 10 alle 18.
Pietro Federici