Da piazza Mazzini al Cassero passando dalle piazze del centro e dalla Fonte delle Fate. Sono sei le tappe della passeggiata in notturna fra le opere d’arte contemporanea che si svolgerà domani, giovedì 28 luglio, a partire dalle 21,30.
Un evento condiviso dall’amministrazione comunale e dall’associazione Arte Continua per rispondere al recente danneggiamento di una delle statue di Antony Gormley. “Un gesto – dicono gli organizzatori – a cui vogliamo e dobbiamo rispondere come comunità. Una risposta collettiva e positiva alla mancanza di rispetto e di conoscenza verso un dono fatto alla città. L’invito è a partecipare numerosi, per ribadire come comunità il nostro rispetto e il nostro sostegno verso il patrimonio di opere d’arte contemporanea di cui disponiamo”.
Insieme alla passeggiata sarà lanciata una raccolta fondi promossa e organizzata da Associazione Arte Continua APS, che ha aperto un conto corrente dedicato alla manutenzione, restauro e valorizzazione delle opere di Poggibonsi, presso la banca Monte dei Paschi di Siena. Tutto il ricavato verrà devoluto per il mantenimento delle opere, e sarà consultabile l’estratto conto semestrale sul sito di Associazione Arte Continua APS, www.artecontinua.org.
Il tour. L’appuntamento è alle 21.30 in piazza Mazzini davanti alla stazione. La prima tappa sarà l’opera di Antony Gormley installata al binario 2 della stazione, per poi proseguire snodandosi tra piazza Rosselli, piazza Nagy, piazza Cavour. L’itinerario continuerà con la visita della Fonte delle Fate, con la suggestiva installazione di Mimmo Paladino e la musica di Brian Eno, i Dormienti. La passeggiata terminerà alla Fortezza a visitare la Bambina Blu di Kiki Smith e un’altra delle opere di “Fai Spazio Prendi Posto”.
“Fai Spazio Prendi Posto” è un progetto di Antony Gormley e associazione Arte Continua a cura di Achille Bonito Oliva e James Putman, realizzato nell’ambito dell’edizione del 2004 di Arte all’Arte. Dai calchi di cittadini poggibonsesi che si sono resi disponibili l’artista ha realizzato sette sculture in ghisa che hanno trovato posto in tanti e diversi spazi pubblici della città, dalla Fortezza alla stazione. Originariamente l’installazione era per la durata della mostra. Le opere sono state donate alla città e sono diventate un’installazione permanente.