Da Sapia a Paolo Mascagni, Goretti indaga sei secoli di storia senese e lo fa raccontando la vita e i segreti dei personaggi che hanno caratterizzato la città nel passato. Il risultato dei suoi studi e delle sue numerose ricerche è un libro, edito da Betti editore, dal titolo Personaggi di una Siena Lontana. L’opera è stata presentata mercoledì 4 dicembre, nei locali, molto affollati per l’occasione, della Società Il Rostro della Nobile Contrada dell’Aquila.
A portare i saluti iniziali della contrada è stato il Priore, Francesco Squillace. “Goretti lo conosciamo come Priore, come Capitano vittorioso, come Rettore del consiglio dei Maggiorenti – sottolinea-. Ora ha intrapreso questo percorso di successo con questo nuovo libro ed io personalmente gli sono grato, perché trasmette cultura e valori a tutti noi”.
La prefazione dell’elaborato è stata curata dal professor Vinicio Serino che aveva già in passato collaborato con il professor Goretti. “Si raccontano alcuni dei personaggi più celebri di Siena o persone che sono state importanti per la nostra storia, come Farinata degli Uberti – spiega-. Paolo Goretti toglie loro la maschera, li mette a nudo raccontando i loro segreti. La protagonista è però la città di cui Goretti ne scopre l’essenza e ne ricostruisce il passato”.
La conclusione della presentazione è stata invece affidata all’autore di Personaggi di una Siena Lontana, Paolo Goretti. “Perché ho scritto il libro? – spiega-. Durante la mia vita mi sono risuonati nella mente i nomi di queste persone. Mi ero accorto che, nonostante i miei studi liceali, di loro non sapevo nulla quindi mi sono messo a fare ricerche . Dopo un po’ mi sono messo a trascrivere quella che è una sintesi delle loro vite”.
“Tanti sono stati i personaggi del passato che ho affrontato e tutti non potevano essere messi qui dentro – prosegue Goretti-. La scelta è stata difficile. Alcuni personaggi erano troppo importanti per ignorarli come Caterina, Bernardino. Pio II , Pandolfo Petrucci e Cecco Angiolieri Ci sono stati elementi come la curiosità che mi ha portato a indagare sull’esistenza delle donne senesi entrate nell’arte del Grande Caravaggio. Essendo io un medico non potevo non omaggiare due grandi medici come Paolo Mascagni e Pier Andrea Mattioli. L’ultimo motivo, forse un po’ fazioso, è stato quello del voler raccontare i personaggi che sono vissuti nelle strade della mia contrada: Galileo Galilei al palazzo delle Papesse, Violante di Baviera nell’attuale palazzo della Prefettura”.
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